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Sono 150 i nuclei familiari del Comune di Matera che fruiranno nel biennio 2011-2012 del programma di Cooperazione di inclusione sociale (Copes).
Lo hanno reso noto il sindaco, Salvatore Adduce, e l’assessore alle politiche sociali, Antonio Giordano, nel corso di un incontro con i giornalisti convocato per illustrare i contenuti del programma «dopo la drastica riduzione di trasferimenti statali». Il nuovo programma è legato a risorse della Regione Basilicata per otto milioni di euro «che interesseranno complessivamente 1.361 nuclei familiari, rispetto ai 3.800 del biennio precedente e che potevano contare su risorse complessive per 24 milioni euro».
Le 150 famiglie di Matera, individuate dalla graduatoria regionale, hanno già iniziato a firmare i primi contratti. «Saranno coinvolte – è stato spiegato durante la conferenza stampa – in processi di accoglimento, orientamento professionale, accompagnamento all’occupazione in tre settori principali di intervento: la raccolta differenziata dei rifiuti, la cura della persona (assistenza anziani, minori), i beni culturali, ambientali e le attività sportive e alcuni microprogetti da individuare».
Adduce ha sottolineato che «è nostro impegno attivare ogni percorso per intervenire nelle fasce di disagio sociale. A dicembre abbiamo attivato un progetto con risultati positivi per la cura del verde e dell’arredo urbano. Cercheremo di ripeterla. Ma abbiamo avviato anche un confronto con la Regione Basilicata per dare una risposta anche a quanti non sono entrati nella graduatoria». «I beneficiari del Copes – ha aggiunto Giordano – riceveranno un compenso mensile di 300 euro se si tratta di nuclei individuali e di 250 euro per quelli familiari. Il progetto coinvolge a livello territoriale anche la Provincia e l’Azienda sanitaria locale».
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