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A causa «delle abbondanti piogge della notte», il Sinni «ha nuovamente straripato inondando i terreni agricoli del comune di Rotondella. Lo ha reso noto il presidente della Coldiretti Basilicata, Piergiorgio Quarto, sottolineando che «per l’ennesima volta molti ettari di agrumeti, albicoccheti e ortive, sono stati sommersi dall’acqua e dal fango». Per la Coldiretti, «si tratta di una situazione ormai insostenibile per gli imprenditori agricoli della zona che, ad ogni pioggia abbondante vedono andare in fumo il loro lavoro. Per anni Coldiretti Basilicata ha chiesto che venissero presi provvedimenti per scongiurare il pericolo inondazioni nella zona a rischio. Lo straripamento dipende sia dalla deviazione del corso del fiume, opera dell’uomo, sia dal mancato lavoro di manutenzione e pulizia costante del letto del Sinni». «Dopo l’emergenza causata dallo straripamento del 2 novembre, che aveva distrutto circa il 70 per cento dei raccolti – ha continuato Quarto – la Regione Basilicata aveva preannunciato sia imminenti lavori per ricondurre l’alveo del fiume nella posizione originaria sia la predisposizione di lavori di manutenzione, messa in sicurezza degli argini e pulizia costante del letto del fiume. Dopo tre mesi nessun intervento è stato fatto e il Sinni ha distrutto quei pochi terreni che si erano salvati dalla precedente inondazione. Danni che – ha concluso il presidente della Coldiretti lucana – potevano essere sicuramente evitati se le promesse fossero state mantenute».
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