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Beni mobili ed immobili, un’azienda agricola e conti correnti bancari, per un valore stimato in circa 4,5 milioni di euro, riconducibili ad Andrea Mantella, 39 anni, sottoposto alla misura di prevenzione personale della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno ed attualmente agli arresti domiciliari, sono stati confiscati stamani dai finanzieri del comando provinciale di Vibo Valentia, in esecuzione di un decreto emesso dal locale tribunale, sezione misure di prevenzione.
Il provvedimento, secondo quanto reso noto, deriva da due attività investigative condotte dal nucleo di polizia tributaria di Vibo Valentia su delega della locale Procura della Repubblica, a conclusione delle quali, già nel marzo 2010, in esecuzione di un provvedimento di sequestro preventivo, furono sequestrati un’azienda agricola, appartamenti, ville, capannoni, terreni, bestiame, conti bancari ed autovetture, di cui una di grossa cilindrata, tutti riconducibili a Mantellaa ma formalmente intestati a prestanome.
L’operazione fu chiamata in codice «dolly». Gran parte degli stessi beni, alla fine del marzo 2010, erano stati oggetto, da parte delle fiamme gialle vibonesi, di un decreto di sequestro emesso dal locale tribunale – sezione misure di prevenzione, a conclusione di una serrata ed ulteriore attività investigativa condotta ai sensi della legge antimafia. Gli investigatori del nucleo di Polizia Tributaria di Vibo Valentia sarebbero riusciti, infatti, a ricostruire in capo al Mantella, considerato un elemento di spicco delle nuove leve della criminalità calabrese, un considerevole patrimonio costituito, prevalentemente, da beni mobili, immobili, un’azienda agricola e disponibilità finanziarie, detenuti sia direttamente che attraverso prestanome, il cui valore è risultato pari a quasi 9 miliardi delle vecchie lire. Le attività investigative avevano consentito di individuare una condotta illegale mediante la quale il Mantella avrebbe attribuito, fittiziamente, ad altri la titolarità o la disponibilità di propri beni, al fine di eludere le disposizioni di legge in materia di prevenzione patrimoniale. L’uomo, inoltre, aveva omesso di comunicare, conformemente alle disposizioni della normativa in materia di criminalità organizzata, al nucleo di polizia tributaria di Vibo, le variazioni nell’entità e nella composizione del patrimonio. il decreto di confisca è stato emesso a conclusione dell’attività istruttoria. Fra gli immobili, tutti ricadenti nel comune di Vibo Valentia, riconducibili all’ interessato, spiccano capannoni industriali pari a 2.100 metri quadri ed una villa residenziale composta da tre piani, nonchè un’autovettura di lusso del valore di 77.700 euro.
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