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«In un Paese civile e democratico come l’Italia, non è assolutamente ammissibile nè tanto meno giustificabile che un gruppo di consiglieri comunali, nell’esercizio democraticamente consentito dalla legge, di esprimere formalmente la volontà di dimettersi, debbano essere tenuti per diverse ore in ostaggio perchè non è condivisa la loro scelta». È quanto si afferma in una nota congiunta sottoscritta da Cgil, Cisl, Uil e Ugl, Legambiente Sila, Adifa, Aism, Assopec ‘Un sorriso per gli emigrantì, Avis, Auser e Consulta donna di San Giovanni in Fiore in relazione a quanto accaduto ieri nel comune silano. «Ancora, la democrazia è garantita dalla nostra Costituzione e per nessun motivo – prosegue il documento – può essere messa in discussione, soprattutto con le forme e i metodi messi in atto nella mattinata di ieri. Non crediamo, assolutamente, a nessuna forma di spontaneismo del grave gesto compiuto e proprio per questo condanniamo con decisione quanto è successo».

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