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L’assessore alla Provincia di Crotone, Gianluca Marino, del Pdl ha presentato stamani le sue dimissioni al presidente dell’Ente, Stano Zurlo. Marino è indagato per voto di scambio in un’inchiesta della Dda di Catanzaro che la scorsa settimana ha portato all’arresto di una decina di presunti affiliati alla cosca Vrenna – Ciampà – Bonaventura di Crotone.
Secondo l’accusa, Marino avrebbe avuto il sostegno di alcuni esponenti del clan Vrenna in cambio di denaro. In particolare, secondo quanto emerge dalle intercettazioni di alcuni indagati, tra i quali Antonio Vrenna, ritenuto l’attuale reggente della cosca dopo l’arresto del padre Pino che ha anche iniziato a collaborare con la giustizia, i Vrenna si sarebbero impegnati in occasione delle elezioni per il rinnovo del Consiglio provinciale di Crotone dello scorso anno per sostenere la candidatura di Marino che non fu eletto ma che venne poi nominato assessore. La cosca ha anche messo in atto brogli elettorali per far votare due volte i rappresentanti di lista a loro vicini.
Per far ciò i rappresentanti denunciavano falsamente lo smarrimento della tessera elettorale e una volta ottenuto il duplicato votavano due volte. Da alcune intercettazioni, uno degli indagati, Carmelo Iembo, ritenuto il braccio destro di Antonio Vrenna, parlando con la moglie, dice: «Sempre a destra devi votare altrimenti niente soldi. Altrimenti non ci danno i soldi. Se non ci mettiamo d’accordo … Non votiamo .. non andiamo a votare .. noi ci mettiamo d’accordo come ha detto Gianluca .. e ci danno tanto .. tutti a destra votiamo».
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