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LAGONEGRO – Ricandidatura del sindaco Mitidieri (in foto), centro destra aperto al dialogo, nuove energie dal mondo dell’associazionismo. Appare così il panorama politico di Lagonegro a pochi mesi dalla chiamata alle urne per il rinnovo dell’amministrazione comunale. Sono iniziati gli incontri per costruire eventuali alleanze politiche, ma a catturare l’attenzione di tutti, in questi giorni, è la situazione in casa Pd, dove se da un lato appare chiara la ricandidatura a sindaco di Domenico Mitidieri, dall’altro sembra ormai irreparabile lo strappo con l’asse Di Lascio-Carlomagno. Lo strappo parte da lontano, dai lavori del Congresso cittadino tenutosi nello scorso mese di ottobre e dall’accordo, chiuso dalla maggioranza del partito, per non far eleggere nel direttivo i Consiglieri comunali, che avrebbero potuto partecipare ai lavori ma senza il diritto di voto. Sulla vicenda c’è stato un tentativo di mediazioni nel quartier generale di Potenza, ma quando sembrava di essere vicini ad una soluzione c’è stato un nuovo colpo di scena: le dimissioni della giunta su richiesta del partito per un rilancio dell’attività amministrativa.

La verifica si è chiusa dopo poche settimane con un rimpasto che ha visto il cambio delle deleghe per tre assessori, e la sostituzione del vicesindaco Domenico Carlomagno con il consigliere Michele Sprechino (subentrato dopo le dimissioni di due colleghi). Ad oggi, quindi, tranne un nuovo colpo di scena dell’ultima ora, lo strappo tra i sostenitori del sindaco Mitidieri e i due consiglieri Di Lascio e Carlomagno, appare irreparabile. E su questo strappo a Lagonegro, sono in molti a guardare con attenzione. I due, infatti, alle passate elezioni hanno portato quasi 500 voti di preferenza. In casa Pdl, intanto, si sta lavorando ad una lista per presentarsi come alternativa al Pd, ma si rimane aperti ad eventuali convergenze.

Il partito ha avviato un tavolo di lavoro ed è pronto anche al dialogo con nuove forze. E nel panorama politico di Lagonegro, oltre all’Udc, l’Italia dei Valori, i Popolari Uniti, i Socialisti e Rifondazione comunista, si è affacciata da pochi mesi un’associazione che potrebbe avere un ruolo nella prossima tornata elettorale. L’associazione si chiama “Per Lagonegro” ed è stata fondata da un gruppo di amici tra cui Maria Di Lascio, imprenditrice lucana e sorella di Vito Di Lascio. E’ nata per avviare un confronto sulle problematiche di Lagonegro, e non ha mai nascosto la possibilità di mettersi in gioco per il rinnovo comunale, aprendo acnche a persone provenienti da esperienze politiche diverse. Trattative aperte, dunque, per liste di partito e liste civiche trasversali.

Lagonegro, infine, dove governa una maggioranza del Pd con 11 consiglieri e un indipendente, subirà parzialmente il taglio delle poltrone: i candidati scenderanno da 16 a 12, i consiglieri eletti da 12 a 8, mentre gli assessori resteranno 4, come anticipato per scelta politica nel 2008.

Francesco Zaccara

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