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GINESTRA – Nei giorni scorsi è stato ripristinata dall’amministrazione comunale nel cimitero la croce in marmo, in ricordo di A.Raffaele Ciriello. Questa croce, quale segno tangibile per tutti i defunti del paese, era stata distrutta nel gennaio di tre anni fa da uno psico-labile. Questa croce, voluta dal parroco di allora, don Felice Dinardo, è stata donata dalla famiglia di Ascanio Raffaele Ciriello il fotoreporter di guerra – chirurgo plastico ucciso a Ramallah (Palestina ) il 13 marzo 2002, da un carro armato israeliano mentre, per conto del Corriere della Sera, svolgeva il suo compito di inviato di guerra. Donazione fatta, subito dopo la morte di Raffaele Ciriello, per ringraziare l’Amministrazione Comunale, per aver intestata la piazza principale del paese, a Raffaele Ciriello, la piazza dove il fotoreporter Ciriello, allora adolescente, trascorreva, durante l’estate, buona parte del suo tempo libero, immortalando già sguardi di anziani, volti di bambini, processioni ed angoli caratteristici del paese. Adesso il Comune ha voluto ripristinare a proprie spese il sacro segno della croce con la stessa effige. L’atto vandalico di distruggere la croce di marmo del cimitero, ha lasciato esterrefatta tutta la popolazione, in primis l’Amministrazione Comunale che ha subito sporto denuncia contro ignoti. Mai si era verificata un’azione del genere nel paese, per giunta nel cimitero, luogo sacro, che ha orari di apertura e di chiusura. Ogni mattina l’incaricato comunale, Michele Carbone, alle 8,30 apre il cimitero e lo chiude nel tardo pomeriggio. La stessa cosa ha fatto, nel gennaio di tre anni fa, una volta aperto il cancello d’ingresso, la croce era intatta, molto probabilmente, l’autore di questo gesto scellerato, ha agito in pieno giorno, senza preoccuparsi minimamente, dell’arrivo di qualcuno. I familiari di A. Raffaele Ciriello, che abitano a Milano ed in parte a Ginestra, una volta informati di questo grave attentato e sono rimasti impietrititi e senza parole. Adesso ringraziano l’Amministrazione Comunale per questo “dono”, quale riparazione del danno di tre anni fa fatto a tutta la comunità di Ginestra.
Lorenzo Zolfo
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