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«I dati inquietanti che l’Arpab ha messo nelle mani dei tecnici della Provincia di Potenza, con un ritardo a dir poco imbarazzante, sarebbero dovuti bastare per bloccare la riattivazione dell’inceneritore Fenice». A sostenerlo Felice Belisario, presidente dei senatori dell’Italia dei Valori, che così commenta l’ok dell’Agenzia regionale per la protezione dell’Ambiente della Basilicata.
«Invece – ha aggiunto il parlamentare lucano – nonostante l’assenza di dati sull’inquinamento da ormai quattro mesi, l’agenzia ha dato il suo via libera all’autorizzazione all’esercizio dell’inceneritore».
Un via libera che è stato confermato anche dalla Provincia di Potenza «e che ora può essere fermato soltanto dalla Regione da cui i lucani si aspettano tutti una presa di coscienza e un’inversione di tendenza».
Per l’esponente lucano dell’Italia dei valori «non è con gli inceneritori, tanto più se sono obsoleti, che si risolve il problema dei rifiuti».
L’Italia dei Valori insiste: «il nostro programma prevede l’incentivazione del riciclo dei rifiuti con raccolta differenziata all’80 per cento in tre anni. Vanno riutilizzati integralmente i materiali recuperati per ridurre gli smaltimenti in discarica e negli inceneritori con un orizzonte strategico particolarmente ambizioso ma possibile: rifiuti zero».

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