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di SALVATORE SANTORORoberto Speranza ha deciso di affrontare di petto la questione “Basilicata” dall’interno del Pd lucano. Ha chiamato i suoi dirigenti locali (saranno oltre una cinquantina) a un seminario che si svogerà il prossimo 31 gennaio al Giubileo Hotel di Rifreddo. Si partira dalle questioni economiche essendo stati invitati due esperti in materia dal calibro di Giannola e Bianchi: i leader della Svimez. Ma è chiaro che si cercherà di dare un’accelerazione al partito un pò troppo spaccato in beghe di “quartiere”.
Notizia che ha subito destato clamori e reazioni. Immediata quella del costituente Pd e candidato di partito alle scorse regionali, Tonio Bufano che ssi è detto sconcertato della decisione del segretario di «trascurare la linfa vitae del partito e cioè il popolo». Bufano chiedendo a Speranza di non dimenticare la “base” per privilegiare i “big” sottolinea anche la necessità di fare le Primarie per «ridare al Pd un’impronta più popolare».
Solo l’inizio senza calcolare “l’irritazione” di chi tra colonnelli e sottoufficiali si è visto escluso dagli invitati. Un finimomondo. Urge una rassicurazione dal cronista: tranquilli, i nomi pubblicati dal Quotidiano erano quelli della Direzione regionale presi dal sito web del Pd di Basilicata. Mancava qualche big che verrà invitato comunque.
Ma ad accendere le polveri ci ha pensato in ogni caso il segretario dei Popolari uniti, Antonio Potenza. Letta la notizia ha subito polemizzato: «Visto che non ha ancora diramato gli inviti, crediamo che il segretario Speranza faccia ancora in tempo a dare un titolo al seminario di fine mese a Rifreddo “da partito di popolo a oligarchia, il sogno realizzato dei giovani vecchi”. Antonio Potenza non ha fatto sconti: «Lo scatto di reni che il segretario Speranza auspica, visto gli invitati, deve essere semplicemente inteso come lo sforzo di alzarsi da una poltrona per sedersi su un’altra. La gente che sta in piedi non è ammessa. I partner storici della coalizione, socialisti, popolari uniti, Sel, non hanno titolo per parlare, essendo passati per l’espropriazione della loro rappresentanza. Ed allora è forse il caso di integrare questo tentativo di analisi con un dibattito allargato a chi, avendo avuto i voti in nome di questa coalizione, oggi si sente tradito da una autoproclamata aristocrazia pasticciona e arrogante che si comporta come i Proci in attesa di Penelope».
Immediata la contro reazione. Il dirigente del Pd della Provincia di Matera Cosimo Muscaridola risponde per le rime al segretario dei Popolari uniti: «E’ curioso come anche la organizzazione di un seminario sulle prospettive economiche della nostra regione possa diventare oggetto di polemica e di ironia da parte del segretario dei Popolari Uniti, Antonio Potenza. Questo succede, evidentemente, quando gli argomenti sono pochi o quando si intende strumentalizzare qualsiasi iniziativa solo per interessi di parrocchia». Insomma la polemica è servita. E in ogni caso è chiaro che, al di là delle “buone” intenzioni di Speranza, il clima politico necessità forse di ben altro che di un semplice seminario.

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