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di TONIO BUFANO
CARO amico Roberto, caro giovane Segretario regionale, sono rimasto molto sorpreso dalla tua scelta di convocare i big del Pd trascurando la linfa vitale del partito democratico: il popolo. Conosco la tua sensibilità alle problematiche vere della gente e conosco i tuoi metodi altamente democratici che noi tutti abbiamo apprezzato sin dall’ inizio del tuo insediamento. Proverò in questa lettera a capire ciò che è successo. Forse mi sono sorpreso che nella lista non ci fosse Colombo? Forse mi sono sorpreso poiché ‘malignamente’ ho pensato che ci sia stata una convocazione oligarchica regionale; un oligarchia alimentata dall’ obbedienza. Ma come diceva Don Milani l’obbedienza non è una virtù; e quindi ho rinunciato a queste due soluzioni e le ho riposte nel cassetto dei brutti pensieri. Credo, però, che tali azioni non appartengono alla tua forma mentis. Tu sei un politico accorto, sano che cerca di muoversi tenendo la biga in bilanciamento ed equilibrando le forze del cavallo bianco e quelle del cavallo nero. Ma Roberto, ti prego, non tralasciare l’anima del partito. Le persone straordinarie, quelle che tu impropriamente definisci big, sono le persone comuni, sono le persone che timidamente alzano un dito per rivendicare un diritto, sono le persone ed i giovani che a malapena si affacciano timidamente dalle finestre delle loro case. Avrei preferito un assemblea allargata, un dibattito aperto, un assemblea creativa, non uno iato di invitati ‘nobili’, una pseudo direzione regionale, in cui ogni capo ha nominato il suo vassallo, che somiglia al governo dei trenta tiranni di Lisandro. Il Partito Democratico, i partiti tutti e il popolo lucano ha bisogno di conversare, di incontrarsi, di scambiare idee e tutto questo non solo in forum e seminari di sapienti . Cosa può avere mai un professore di Napoli in confronto di un nostro compaesano? Forse ha letto qualche libro in più, avrà una dichiarazione dei redditi più condita, ma il nostro concittadino ha un cuore è nobile, e soprattutto conosce la nostra Lucania forse meglio di me e di te messi insieme. Cosa ha in più un big rispetto ad un anziano di Castelmezzano, Montemurro e Sant’arcangelo? Nulla e lo sai bene anche tu. Tu sai quanto creda nel partito, e ricordi quando in assemblea costituente (perche io sono stato un fondatore di questo partito) eravamo fianco a fianco e cercavamo di creare regole e statuti per dare un impronta più popolare al Pd. Ed oggi caro Roberto? Ci ritroviamo una lista di big, un misto tra direttivo e notariato politico. E la gente? I tesserati? Basta allora lo spirito polemico (potrebbero sembrare frasi populistiche) voglio darti una mano per risolvere i problemi di rappresentanza; Roberto facciamo le primarie! Oppure cerchiamo di andare oltre una direzione regionale composta certo di persone stimabilissime, di veri leaders che hanno un consenso vero e radicato nella gente, ma fatta anche di tanti, forse troppi, compiacenti servitori dei loro capi. Vediamo se i trenta di Lisandro sono espressione delle nostre genti e potranno rappresentarci in ogni dove nei prossimi anni. Non voglio ulteriormente appesantire la mia lettera perché so che hai da fare e che ti aspettano giornate intense di lavoro per cambiare la Basilicata insieme al Presidente De Filippo. In fondo noi gente comune non ce la prendiamo con te perché abbiamo capito la tua buona fede, la tua voglia di cambiamento, anche se a volte più che autorevole guida di questo partito vieni percepito come ostaggio di gruppi dirigenti che non sempre si sono sottoposti a confronti elettorali veri. Tu invece il congresso, nello scontro, lo hai vinto e su precise visioni della nostra regione e con un preciso mandato sul rinnovamento delle classi dirigenti. Fu per questo che fin dal primo momento molti che non ti hanno sostenuto, tra i quali il sottoscritto, che si dimise come ti ricorderai dall’assemblea regionale, videro in te l’uomo di sintesi tra culture, e di svolta di metodo che da tempo aspettavamo. Solo andando oltre le appartenenze pre- costituite, solo mescolando realmente gruppi dirigenti, solo recuperando visioni di sviluppo e competenze, solo allargando realmente la base democratica del partito al di là delle lobbies e dei comitati si può pensare di costruire una nuova Basilicata della quale sarai punto di riferimento sicuro. Con la stima di sempre.
*Costituente regionale Pd
Candidato alla Regione per il Pd
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