2 minuti per la lettura
MARATEA – Tranne inconvenienti dell’ultima ora, la settimana prossima partiranno i lavori sulla frana che ha causato la chiusura della SS18 Tirrena Inferiore al confine tra Sapri e Maratea dal 24 novembre scorso. Il sindaco di Sapri, Vito D’Agostino, mercoledì mattina ha avuto un incontro con i responsabili del Genio civile della Regione Campania, responsabile dell’intervento, ed ha ottenuto rassicurazione sui tempi della consegna dei lavori. «Un dato importante – ha sottolineato D’Agostino – è che si è riusciti a reperire i fondi necessari dal bilancio chiuso al 31 dicembre 2010». E’ stato quindi già fatto l’impegno di spesa, quello che rallenta l’inizio dei lavori, ha spiegato sempre D’Agostino, sono dei problemi burocratici dovuti al tipo di intervento necessario per ripristinare la sicurezza sul costone roccioso, dove sarà necessario utilizzare l’esplosivo.
La ditta, tuttavia, è stata individuata e il Genio civile consegnerà i lavori in questi giorni. «Prevedo – ha dichiarato D’Agostino – per quanto assicuratomi dal responsabile del Genio civile di Salerno, che la settimana prossima dovrebbero cominciare i lavori e non dovrebbero esserci ostacoli se non di natura burocratica». Sulla riapertura della strada, nei giorni scorsi, si sono mobilitati il sindaco di Maratea, Mario di Trani e il comitato cittadino «Non staremo più a guardare».
Il primo cittadino, ha scritto al capo compartimento Anas Campania Francesco Caporaso e al presidente della Regione Basilicata Vito De Filippo e all’assessore alle Infrastrutture opere pubbliche e mobilità, Rosa Gentile. Mentre il comitato ha scritto al capo della Protezione civile nazionale Franco Gabrielli, ai presidenti della giunta regionale di Basilicata e Campania De Filippo e Stefano Caldoro e al presidente dell’Anas Pietro Ciucci Entrambi hanno voluto evidenziare “i gravi disagi” che gli abitanti delle due cittadine stanno vivendo a causa dell’interruzione del collegamento viario e sollecitare ai destinatari delle missive un intervento tempestivo per risolvere il problema. Il trasporto su gomma coinvolge tutti i settori da quello scolastico, a quello lavorativo a quello economico e turistico. Il territorio interessato è servito dalle ferrovie, ma come hanno più volte ribadito gli abitanti delle frazioni di Cersuta e Acquafredda (quelle più vicine alla frana), non sempre gli orari dei treni e le fermate sono compatibili con le esigenze degli studenti e dei lavoratori. Le conseguenze della chiusura, si fanno sentire fra le imprese artigianali e commerciali e le strutture turistiche di tutta la costa. Adesso sono stati limitati dal periodo di bassa stagione, ma tutti sanno che aumenteranno con l’avvicinarsi della primavera e dell’estate. Il tratto di strada chiusa, ricordiamo, va dal km 218,300 al km 219,00 I lavori non sono stati completati nei termini precedentemente previsti dall’Anas Campania (sette dicembre prima, e 20 dicembre dopo), per quanto riferito dalla stessa azienda, a causa delle avverse condizioni meteo che hanno interessato l’area.
Francesco Zaccara
COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA