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«Nessuno si sarebbe aspettato tempi peggiori rispetto a quelli rievocati, in più occasioni, con indignazione dal Presidente Scopelliti e risalenti al periodo di vigenza della amministrazione precedente. Questa volta si mette mano alla tasca dei calabresi: lo si fa imponendo loro di «tirare la cinghia» sulla spesa da destinare ai farmaci.
Dal 1 gennaio 2011, infatti, vige il nuovo sistema di compartecipazione alla spesa sanitaria che impone il pagamento dei ticket sui farmaci a soggetti che, fino al 31 dicembre, erano considerati meno abbienti e quindi titolari del diritto all’esenzione.
I farmacisti della provincia di Catanzaro raccolgono, le lamentele dei cittadini che vagano nel caos più completo perchè il nuovo sistema, ha colto impreparati anche gli operatori del settore, deputati a fornire chiarimenti ed informazioni ai richiedenti che si sono visti improvvisamente tagliati fuori da un apparato normativo per molti vistosamente iniquo. E’ quanto affermato dal presidente di Federfarma Catanzaro, Vincenzo Defilippo (in foto).
sindacati pensionati di Spi-Cgil, Fnp-Cisl e Uilp invece parlano «del ticket sui farmaci e sulle prestazioni specialistiche in Calabria come la beffa, aggiunta al danno di un ingente debito sanitario di cui i cittadini calabresi non hanno responsabilità, che in un sistema normale non esisterebbe». «Beffa rappresentata anche dall’iniquità del nuovo sistema di esenzione, delle sue limitazioni – prosegue la nota – che fa pagare oggi famiglie disagiate, precedentemente esenti con il sistema Isee. Secondo tale nuovo sistema i medici di famiglia dovrebbero automaticamente attestare il diritto di esenzione reddituale dei propri assistiti, sulla base di uno specifico elenco informatico in loro possesso. Chi non è presente in elenco e ritiene di avere diritto all’esenzione, devono recarsi presso i distretti sanitari per autocertificarne il diritto».
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