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di Renato Carpentieri
ed Emilio Fidanzio

MATERA- Crisi aperta. Ufficialmente indifficoltà economiche ma vivi. Un appello. Forse l’ultimo prima di cedere qualche giocatore. Ieri pomeriggio conferenza stampa a cui hanno partecipato i vertici del sodalizio biancazzurro presso lo stadio “XXI settembre-Franco Salerno”. Il presidente Tommaso Perniola, il vice Cosimo Damiano Cinnella, il diggì Giuseppe Fragasso e il diesse Gino Dimitri hanno fatto il punto della situazione in vista della riunione per pianificare le strategie di mercato dopo le voci di un interessamento del Varese per l’attaccante Antonio Del Sorbo e del Siena per l’esterno d’attacco, Cristiano Ancora.
PERNIOLA- «Da quattro anni siamo al timone di questa società, ma era noto a tutti che c’era alle nostre spalle uno sponsor e mi riferisco alla Datacontact di Angelo Tosto. Per sue ragioni questo rapporto si è chiuso a giugno scorso. Noi lo ringraziamo per quanto ha fatto, ma abbiamo esaurito le scorte per andare avanti da soli. Noi siamo in difficoltà, ma voglio subito precisare che il campionato lo porteremo comunque a termine. Chiaro che se non ci saranno novità, l’unica vera risorsa è quella di abbassare i costi di gestione cedendo qualche giocatore. I costi del ripescaggio, più di duecentomila euro in contanti, ci hanno messo in ginocchio e non lo neghiamo. Abbiamo reso partecipi di questa cosa anche i calciatori e lo staff tecnico. Devo aggiungere-conclude Perniola-che il monte ingaggi è molto basso, ma se non ci saranno novità serviranno sacrifici. Inoltre, siamo disponibili e aperti a qualsiasi situazione d’affiancamento o subentro societario, anche cedendo gratuitamente le nostre quote della Srl. Però, dobbiamo valutare che tutto vada a finire in mani sicure e che quanto di buono fatto finora non venga sperperato. Abbiamo solo dei debiti di gestione, ma per il resto è tutto trasparente e candido. Facciamo quindi appello a chi è intenzionato di varcare il Rubicone. Questo è il momento di farsi avanti».
DIMITRI RESTA- Fulcro di tutto in questo momento delicato è il diesse Gino Dimitri, rimasto al capezzale di una mongolfiera che per restare in quota dovrà evitare gli ostacoli e probabilmente di liberarsi della zavorra (giocatori) fino a garantirsi una gestione meno onerosa. «Già a fine anno abbiamo avvisato la squadra. Sono tornato perché qui sto bene a Matera e perché mi sono affezionato a questa dirigenza. Ero venuto qui per vincere l’ho fatto l’anno scorso e quest’anno stiamo vincendo tutte le scommesse nonostante qui ci sia una squadra Primavera con qualche innesto. Ci aveva invitati per il Viareggio Perinetti del Siena e bastava solo non schierare un paio d’elementi. I nostri giocatori sono richiesti e non solo Del Sorbo e Ancora, sui quali potrebbero essere anche sorprese sulle destinazioni che gli sono state affiancate. Andiamo avanti e resto per evitare che la mongolfiera biancazzurra si sfracelli al suolo. Da parte mia c’è l’obiettivo di alleviare al massimo i problemi della società». Iniziative in corso non ce ne sono, ma non c’è intenzione di farne. «In effetti-afferma Mimmo Cinnella – noi non vogliamo mettere in piedi questue o cose del genere. Tipo mini abbonamenti o altro. Dal martedì sono in vendita i biglietti e noi confidiamo soltanto nella sensibilòità dei tifosi. Perchè 232 paganti nelle gare in casa sono un vero schiaffo morale a quanto di buono ha fatto questa squadra finora. Da ottimila con il Voghera a nulla in pratica e questo non può essere spiegato solo dalla crisi che attanaglia il Paese. Ci auguriamo un’inversione di questo stato di cose». Presente anche il diggì Fragasso che prende atto in diretta dei problemi risolti presso la struttira del “XXI Settembre-Franco Salerno” e richiesti dalla Figc. «Sono rammaricato anche personalmente di questo stato di cose. E’ scoraggiante a volte muoversi in certe difficoltà».
L’uscita di scena ufficiale e definitiva di Angelo Tosto e Datacontact, l’annuncio di dover cedere qualche giocatore in caso non arriveranno aiuti o sponsor e lo stato di difficoltà in termini di liquidità economica sono le notizie negative a cui fa da contraltare il fatto che Gino Dimitri sia rimasto nonostante siano state cambiate le carte in tavola a partita iniziata. Per la società biancazzurra Dimitri è l’unica ancora per il presente e probabilmentge anche per il futuro, anche se al momento non è certo possibile pianificare cosa accadrà a maggio a fine campionato. Ora si creerà qualche plusvalenza e poi ci sono i tifosi. Mai sottovalutarli e sicuramente nella prossima gara interna con la Vigor Lamezia ci sarà un segnale forte da parte loro. Come sempre. Gente che non tradisce mai i tifosi, come insegna il passato.
A LATINA- VERSO Latina senza condizionamenti da fattori esterni, ma con i problemi per sotituire gli squalificati Del Sorbo e «Nel frattempo, la squadra si allena e preciso che nessuno si è tirato indietro quando gli è stato notificato il nuovo stato delle cose. A Latina diremo la nostra come abbiamo fatto con l’Isola Liri». Così Gino Dimitri resta in partita. «Facciamo pochissime chiacchiere e molto lavoro, questa è la cosa da fare. Sono veramente contento di questa squadra e di questi giocatori. Sono veramente ottime persone e ragazzi che capiscono in fretta. In questi primi mesi di Seconda Divisione, abbiamo fatto veramente bene facendo vedere un ottimo calcio. Molti giocatori che abbiamo in squadre sono richiesti da club di categorie superiori. L’unica cosa che possiamo fare è quella di alleggerirci di qualche ingaggio, che già è basso tutt’ora. Questi quattro masi di campionato che restano noi li porteremo avanti con la voglia di fare bene. – Ha concluso il direttore sportivo Luigi Dimitri – Ho chiesto alla squadra se c’era qualcuno che volesse andare via. Nessuno ha alzato la mano. Questo è un ottimo segnale, perché dimostra che sono contenti di essere a Matera. Noi abbiamo parlato assolutamente chiaro con questi atleti, ma nessuno ha detto di voler essere ceduto. Il mercato è veramente particolare: ci sono cessioni che si possono fare subito, mentre altre alle quali bisogna aspettare un po’ di tempo. Abbiamo ancora venti giorni di tempo e vedremo cosa fare”.
Tante sono le voci di mercato in questo periodo. Sicuramente queste hanno influenzato molto la squadra. Alcuni giocatori si sentono già dei separati in casa, perché sanno che le loro destinazioni potrebbero essere altre.
Il tecnico Cadregari, però, chiede sempre grande voglia e determinazioni a questi, anche se hanno i giorni contanti. “Di queste voci di calcio mercato, io non ne sono veramente proprio nulla. – Osserva il difensore Marco Manetta – Sicuramente ci sono dei giocatori importanti. Si fanno i nomi di Ancora e Del Sorbo, ci tengo a dire che questi due atleti non sfigurerebbero neanche in categorie superiori. Hanno veramente ottime qualità di potersi imporre anche in Seconda Divisione e in Serie B. Non so se senza di loro potremmo dire addio al sogno play off. – Conclude l’intervista il giocatore biancoazzurro – Questo è da vedere sul campo.
Penso solamente che, la squadra deve dare sempre il massimo di partita in partita, come abbiamo sempre fatto. Poi, i risultati li vedremo alla fine del campionato”.
LATINA COMPRA- Nuovo arrivo in casa Latina. Il club nerazzurro ha infatti acquistato dalla Roma, a titolo definitivo, l’attaccante Keivan Zarineh, classe ’85, nelle ultime due stagioni alla Paganese.
QUI MELFI-TRA Melfi e Casale c’è un feeling particolare. Dopo l’operazione Vignati – Guidi, il romano in Piemonte ed il giovane Matteo in Basilicata, ecco che è scattata la seconda operazione. Al Casale vanno Damiano Mitra e Pasquale Naglieri, a Melfi arriva il centrocampista classe 86 Williams Finelli. Si tratta di un vero e proprio jolly di centrocampo in grado di ricoprire tutti i ruoli della linea mediana ed anche il difensore basso a destra. La trattativa sarà ufficializzata in giornata, dopo che saranno consegnati in Lega a Firenze i documenti relativi al passaggio. Dunque prosegue in casa gialloverde l’inevitabile programma di ridimensionamento, dopo le partenze di Guazzo, Chiaria e Vignati. Il difensore troverà in nero stellato, due compagni, appunto Mitra e Naglieri che ieri hanno salutato il gruppo federiciano. Dopo 4 stagioni e mezza in gialloverde ed il record di presenze tra i professionisti, l’empolese Mitra si trasferisce, chiudendo di fatto l’avventura melfitana. Un cammino lungo condensato da alti bassi, vedi la stagione attuale in cui ha giocato poco da titolare,. Stesso dicasi di Naglieri che dopo le partite iniziali, non è riuscito più a trovare posto nell’undici di partenza. Come detto dal Casale arrivano in due. Detto di Matteo Guidi, si attende Finelli. Per lui 4 campionati al Voghera in serie D, prima della doppia esperienza piemontese. Sempre titolare, Finelli può rappresentare un valido appiglio, specie se come sembra anche Agius dovesse partire. Il maltese sta accelerando l’iter per la cessione, considerando ormai chiusa la sua parentesi melfitana. Per la gara di Fondi, Ciullo e De Gennaro dovranno fare i conti con una rosa ridotta al lumicino che a centrocampo ed in attacco ha bisogno di essere rinforzata con degli elementi della Berretti. Formazione praticamente scontata. Davanti a Pozzato, Milella e Contessa fungeranno da esterni, con Marino e Sicignano centrali. A centrocampo si rivedrà titolare dal primo minuto Viola che affianco avrà Scarsella. Una coppia giovane ma che ha qualità. Esterni Mangiacasale e Russo con Pellecchia che potrebbe contendere a Scalzone il ruolo di attaccante al fianco di Spagna. Al momento questo è l’unico dubbio esistente. Se giocasse Scalzone, Pellecchia rivestirebbe il ruolo di esterno con uno tra Russo e Mangiacasale fuori dall’undici di partenza. Si valuterà nelle prossime ore. Certo è che rispetto ad un mese fa il volto del Melfi è radicalmente cambiato. A Fondi scenderà in campo una formazione composta interamente da under. Una politica che si sarebbe dovuta attuare già quest’estate e che invece non andò in porto. Ora è tornata prepotentemente alla ribalta . La salvezza del Melfi, quella economica, ben più importante di quella acquisita sul campo, passa inevitabilmente da questo processo in teoria involutivo, ma in realtà preludio, ci si augura, di una nuova era costruita con un occhio attento al bilancio evitando spese fuori misura.
Emilio Fidanzio
Renato Carpentieri

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