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Una lettera indirizzata al presidente della Regione Calabria, Giuseppe Scopelliti, al Prefetto di Catanzaro, Antonio Reppucci, al delegato ai Trasporti della Regione, Fausto Orsomarso, al presidente della Provincia di Catanzaro, Wanda Ferro e al presidente delle Ferrovie della Calabria, Clara Ricozzi.
La missiva firmata dal sindaco di Catanzaro, Rosario Olivo, da quello di Gimigliano, Massimo Chiarella, di Cicala, Giacomo Muraca, di San Pietro Apostolo, Franco Fragale, di Carlopoli, Mario Talarico, di Serrastretta, Renato Mascaro, di Soveria Mannelli, Leonardo Sirianni, e il commissario prefettizio di Decollatura, Sebastiano Cento, ha come obiettivo quello di manifestare preoccupazione «per lo stato di degrado e di abbandono in cui versa ormai da diverso tempo la linea ferroviaria Catanzaro-Soveria Mannelli».
«Infatti – è scritto nella lettera – la linea ferroviaria è chiusa all’esercizio da circa tre mesi e i collegamenti sostituitivi effettuati con autobus, sono praticamente insufficienti oltre che precari e limitati.
Le popolazioni dei comuni sopra riportati subiscono quotidianamente un enorme disagio in quanto non possono raggiungere i posti di lavoro e gli istituti scolastici con la dovuta puntualità e celerità, essendo costretti spesso a viaggiare con mezzi privati o di fortuna, con un notevole allungamento dei tempi di percorrenza. Pur consapevoli delle notizie apparse sulla stampa in questi giorni in cui si è appreso delle difficoltà finanziarie in cui pare si trovi la Società di gestione, tuttavia non si comprende come mai si ritarda l’apertura dell’esercizio ferroviario che sta causando enormi danni, anche di carattere economico, agli utenti e ai pendolari del comprensorio.
Tra l’altro – si legge nella lettera – i lavori di sistemazione sulla tratta interessata risultano avviati da diversi mesi, ma non si comprende come mai ritardano e non vengono ancora completati. Lo stesso ponte posto a confine tra i comuni di Gimigliano e Cicala, crollato l’inverno appena trascorso, risulta trovarsi ancora allo stato iniziale dei lavori. Già nel trascorso mese di luglio 2010, i sindaci firmatari lanciarono l’allarme sullo stato della linea ferroviaria e sulla Società di gestione invocando un tavolo permanente con Regione e Ferrovie della Calabria, a fine di scongiurare scenari di crisi che oggi purtroppo sembrano reali e che potrebbe sconvolgere l’assetto dei collegamenti tra i paesi interni e la città capoluogo, oltre a creare tensioni tra i lavoratori del settore, ma non risulta essere stato ancora attentamente valutato».
«Non è nemmeno lontanamente pensabile che – scrivono ancora i sindaci – eventuali responsabilità gestionali e aziendali si riversino sulle collettività di questi territori, penalizzando pesantemente le popolazioni interessate a fronte di un sacrosanto diritto alla mobilità garantito dalla nostra Carta Costituzionale. Considerato, pertanto, che la situazione riveste carattere di urgenza e che con la ripresa dell’attività scolastica e lavorativa le esigenze di mobilità dei cittadini aumento e assumono carattere vitale per le comunità interessate, i sindaci chiedono un incontro immediato all’on. Giuseppe Scopelliti e al signor Prefetto, unitamente all’on. Wanda Ferro e alla responsabile di FdC, Clara Ricozzi, per definire quali iniziative urgenti intraprendere al fine di pervenire nel più breve tempo possibile al ripristino del servizio ferroviario».

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