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L’assessore regionale al Lavoro e Politiche sociali Francesco Antonio Stillitani (nella foto) ha annunciato l’imminente pubblicazione di un decreto finalizzato al reinserimento lavorativo di persone con disabilità visive e uditive. Si tratta di un progetto inedito nella nostra regione che prevede tre milioni di euro per realizzare azioni denominate di “Work-experience” in favore di lavoratori portatori di handicap.
A questo scopo, sono state utilizzate risorse finanziarie reperite dal Por Calabria e previste nell’ambito dell’Asse III «Inclusione Sociale». Obiettivo specifico è consentire, attraverso percorsi d’integrazione e il reinserimento lavorativo dei soggetti svantaggiati, l’eliminazione di ogni forma di discriminazione nel nostro mercato del lavoro, migliorando le condizioni materiali delle persone con disabilità e delle loro famiglie.
Il progetto avrà la durata di dodici mesi e le risorse sono state assegnate sulla base dei parametri percentuali individuati con decreto dipartimentale e così ripartite:
Catanzaro 557.100 euro;
Cosenza 1.089.300 euro;
Reggio Calabria 837.600 euro;
Crotone 257.100 euro;
Vibo Valentia 258.900.
«Si tratta – afferma l’assessore regionale Francescantonio Stillitani – di un contributo importante nelle politiche sociali in Calabria e in particolare in tema di aiuto ai lavoratori con disabilità uditive e visive. Tre milioni di euro che hanno una doppia finalità: creare lavoro e creare lavoro alle persone più svantaggiate. Ma questo progetto fa parte di una più ampia strategia di sostegno alle fasce di lavoratori più deboli e svantaggiati che questa Amministrazione regionale vuole in maniera decisa garantire. Stiamo infatti portando a compimento, dopo l’approvazione in Giunta regionale, l’iter di approvazione in Consiglio regionale di un disegno di Legge sulla non autosufficienza. In questo modo – conclude Stillitani – la Calabria si avvia ad essere al passo coi tempi rispetto al panorama italiano ed europeo, colmando un vuoto significativo in un settore in cui altre regioni hanno da tempo legiferato sul piano della tutela dei diritti dei cittadini».
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