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Nel giorno della scomparsa del presidente che ha regalato gli ultimi veri sprazzi di gloria al Catanzaro, il commendatore Pino Albano, sembra aprirsi un piccolissimo spiraglio nella vicenda della crisi giallorossa. E’ vero però che ieri sono scaduti i trenta giorni previsti affinché eventuali subentranti potessero provvedere alla ricapitalizzazione deliberata nell’ultima assemblea dei soci. Ora, praticamente, sono spalancate le porte del Tribunale ed a questo punto è bene ricordare cosa potrebbe accadere in caso di dichiarazione fallimentare. Se si dovesse infatti arrivare a tanto, al risarcimento di quanto spettante provvederebbe direttamente il “Fondo di Garanzia per calciatori ed allenatori di calcio”, che «corrisponde ai calciatori (ivi compresi i giovani di serie in addestramento tecnico) ed agli allenatori professionisti, un contributo nel caso in cui a seguito di revoca o di decadenza dalla affiliazione o in caso di esclusione o non ammissione della società al campionato di competenza non siano stati corrisposti integralmente gli emolumenti di spettanza, risultanti da contratti, accordi, o qualsiasi altro documento ratificato presso la Lega di competenza». Nulla da fare, invece, per quelli che sono i debiti verso l’erario e nei confronti dei creditori (fornitori, società di servizi, procuratori, etc, etc). La dichiarazione di fallimento cancellerebbe di fatto ogni debito nei confronti di costoro mentre ci sarebbe comunque la possibilità di conservare il titolo sportivo e proseguire il campionato sino all’ultima giornata.

LA SCOMPARSA DI PINO ALBANO
Si è spento a Milano all’età di 79 anni l’ex presidente del Catanzaro, Pino Albano da anni affetto da un male incurabile le cui condizioni, da alcune settimane, si erano aggravate. Imprenditore di successo alla guida di una nota azienda operante nel campo della ristorazione, ricordiamo che Pino è stato per dieci anni, esattamente dalla stagione 84/85 a quella 94/95, il massimo dirigente dell’Uesse, conquistando due promozioni dalla C alla B e sfiorando l’impresa del ritorno in serie A nel campionato 87/88.
Nel luglio del 1995 lasciò il timone del sodalizio giallorosso, vendendo le sue quote a Giuseppe Soluri ma ha sempre seguito le sorti dei giallorossi e nel mese di luglio è stato anche sul punto di rilevare l’Fc. I funerali dell’ex presidente dell’Us Catanzaro Pino Albano, domani alle 15.30 nella Chiesa dell’Immacolata.

IL CORDOGLIO DI CONFINDUSTRIA PER LA SCOMPARSA DI ALBANO
«Esprimo personalmente ed a nome di tutti i colleghi aderenti a Confindustria il più profondo e sentito cordoglio per la scomparsa dell’amico imprenditore Pino Albano. Il nostro pensiero, in questo triste momento, è rivolto alla famiglia, ai suoi collaboratori ed a tutti coloro che hanno avuto la fortuna di conoscerlo e di apprezzarlo per la sua generosità». Ad affermarlo il presidente di Confindustria della provincia di Catanzaro, Giuseppe Gatto.
«Non v’è dubbio – aggiunge – che la nostra città perde un imprenditore che è riuscito a creare una dinamica ed importante realtà aziendale con numerosi posti di lavoro, ma viene meno un uomo che, per le sue caratteristiche personali è riuscito a farsi apprezzare in diversi ambienti ed a non rimanere insensibile di fronte alle necessità che, di volta in volta, gli venivano prospettate. Una figura, oltremodo simpatica, capace di grandi slanci che ha creduto nel lavoro e nei sacrifici con il coraggio di “osare sempre di più” in ogni occasione, perseguendo, con entusiasmo, ogni obiettivo che si prefiggeva come imprenditore e, soprattutto, come uomo al fine di difendere l’immagine conquistata e la città di Catanzaro che era diventata, da città di adozione, la sua vera e propria terra». «Il suo ricordo e la sua esperienza – dice ancora Gatto – saranno un modello ed un riferimento per le nuove generazioni e per tutti coloro che dedicheranno la propria vita all’azienda ed alle opportunità di lavoro. Sono convinto che la famiglia riuscirà a portare avanti la determinazione e le idee di Pino Albano facendo crescere e sviluppando l’impresa creata, una realtà aziendale che fa parte del mondo Confindustria ed alla quale offriamo tutto il nostro sostegno e la vicinanza più sincera per nuovi traguardi».

SOLURI: “INTITOLARE AD ALBANO UN SETTORE DELLO STADIO”
La proposta di ititolare a Pino Albano un settore dello stadio Ceravolo arriva dal presidente dell’Ordine dei giornalisti della Calabria, Giuseppe Soluri, ex presidente del Catanzaro: «Albano – afferma Soluri – era uno di quei personaggi che sembrava in grado di sfidare anche la morte, tanto era passionale, viscerale, guascone e coraggioso. Con lui se ne va, oltre che un grande amico, un pezzo di storia di Catanzaro». «E’ stato un grande lavoratore – prosegue – perchè era sempre sul pezzo, pronto ad intervenire sulle più piccole come sulle più grandi cose della sua azienda; non conosceva riposo perchè per lui il lavoro, la cura quasi maniacale delle cose aziendali erano sacri. È stato un grande imprenditore perchè, partito dal nulla, ha saputo ideare, costruire, lanciare ed affermare anche a livello nazionale la sua Siarc. È stato un grande presidente del Catanzaro perchè rilevò la società da Merlo senza meschini e sporchi giochi dietro le quinte ma presentandosi a viso aperto e firmando l’accordo senza neppure guardare carte e bilanci; poi inaugurò una stagione che, pur tra risultati altalenanti, portò il Catanzaro a due promozioni in serie B e ad una quasi promozione in serie A. Portò sulle spalle la ‘crocè del calcio per dieci lunghi anni, disamorandosi un poco negli ultimi a causa di una lunga, insistente e spesso invasiva contestazione che mal sopportava perchè sapeva essere ingenerosa ed immeritata. Ricordo le parole che pronunciò allorchè, nel luglio del 1995, ormai stanco di combattere contro un ambiente divenuto ostile, stava per cedere la proprietà al sottoscritto. “Cedo il Catanzaro a te perchè sei l’unico che ha per questa squadra la stessa passione che ho io e quindi so che non la farai morire”». «Con la morte di Albano – conclude Soluri – Catanzaro perde davvero tanto e credo sia giusto che la città lo ricordi con deferenza ed affetto intitolandogli almeno un settore dello stadio. Sono sicuro, conoscendo la sua passione per il Catanzaro e per il calcio che non potrebbe esserci gesto più gradito di questo da parte sua. Buon riposo, Pino. Dopo tante battaglie, ora è il momento del silenzio e della preghiera».

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