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di PARIDE LEPORACE
Come annunciato dalla campagna pubblicitaria in corso, da domani potrete acquistare al prezzo di un euro e venti centesimi il nostro Quotidiano della Basilicata insieme al Sole 24 Ore. E’ stata una scelta editoriale molto meditata e necessaria. I nostri due concorrenti locali da diverso tempo hanno fatto ricorso a questa formula che nel gergo dei giornali viene definita “panino” per meglio affrontare un mercato complesso e difficile come quello della Basilicata che ha tra gl’indici di acquisto tra i più bassi d’Italia e un’opinione pubblica molto magra e adolescente. Nel corso della più tremenda mutazione che si è abbattuta sul settore abbiamo resistito in edicola puntando sull’originalità e la qualità dell’informazione locale restando fermi al prezzo di un euro cercando di venire incontro alla crisi dei consumi che attanaglia la vita delle famiglie lucane. E’ stata una scelta difficile ma che ha premiato gli sforzi nel registrare i considerevoli aumenti di vendita che la testata ha incassato nel corso della ormai non più breve mia direzione. E’ molto cresciuta l’autorevolezza della testata e anche la comunità trasversale che ha costituito fuori da ogni schema e collocazione. I costi di produzione di un giornale sono altissimi e difficilmente gestibili solo con le vendite. Per fortuna le inserzioni pubblicitarie, anche quelle in enorme crescita, contribuiscono a migliorare i bilanci ma tutto questo non basta.

Ci siamo impegnati anche noi a creare un’abbinata con un’altra testata per raggiungere nuovi obiettivi di larga diffusione. Abbiamo rifiutato offerte di abbinata da giornali blasonati che per collocazione politica o per radicamento regionale non erano utili alla nostra missione editoriale. Abbiamo raggiunto la giusta intesa con il giornale edito dalla Confindustria. Siamo fieri di aver superato l’esame cui siamo stati sottoposti con scrupolosa e giusta disamina di chi stampa il più diffuso giornale economico d’Europa. Forti di un accordo già operativo sul fronte del web (un altro settore dove cominciamo a registrare consensi significativi per il nostro sito) offriamo ai nuovi potenziali lettori un panino che contiene la nostra informazione locale, la modesta ma curiosa lettura del sistema globale e italiano insieme ad un contenuto a cinque stelle proposto dal quotidiano diretto da Gianni Riotta. Professionisti, imprenditori, classe dirigente conoscono la qualità dell’informazione di servizio che il Sole fornisce. Un giornale economico moderno che offre finestre esaustive anche nella politica nazionale e internazionale, grandi firme di esperti e analisti, approfondimenti sulla cultura e sul saper vivere da sempre molto apprezzati. L’abbinata premia anche i lettori tradizionali del Sole 24 Ore che potranno acquistare il loro giornale di riferimento nei tre giorni che offre gli inserti risparmiando i trenta centesimi di sovrapprezzo e ricevendo anche l’informazione locale che dovevano comprare aggiungendo altri costi.

Non si tratta di saldi di fine stagione ma di verificare comuni possibilità di affrontare meglio le difficoltà del mercato. La nostra abbinata, riteniamo sia una ghiotta occasione di crescita culturale per quel popolo di trentenni che è punto di riferimento del nostro Quotidiano. Da tempo raccontiamo le loro storie e successi professionali. Le loro proposte e discussioni stanno diventando vetrina generazionale raccordandosi con quella rete che troppo spesso ingabbia i loro sogni in bacheca autoreferenziale. Oggi chi sa di più ha più possibilità di meglio affrontare il tempo della crisi che non è per nulla terminata.

Da domani proviamo a percorrere un nuovo percorso con i lettori fidelizzati e con quelli che auspichiamo si aggiungano alla nostra comunità che non è mai stata caratterizzata da compartimenti stagni tra redazione e pubblico di riferimento. Quelli che abbiamo appena attraversato sono stati anni difficili, ma intensi e appassionanti. Abbiamo demolito luoghi comuni e accresciuto la partecipazione della sfera pubblica contribuendo a far avvicinare la Basilicata alla moderna società dell’informazione. In tre anni e mezzo la diffusione media si è triplicata. Nell’anno appena chiuso la certificazione Ads (non c’è trucco e inganno chi vuole può consultare le tabelle di Prima Comunicazione) assegna a questa testata il secondo aumento di vendita dei giornali italiani. Siamo anche il giornale più diffuso e letto nel capoluogo Potenza e da questo caposaldo abbiamo l’ambizione di poterlo diventare anche in regione inseguendo l’illustre e antica Gazzetta che ci sta davanti. Utilizzando gli strumenti previsti dalla legge abbiamo difeso con ostinazione i livelli occupazionali della redazione che è la principale protagonista dei successi e dei consensi ottenuti. Una redazione giovane, motivata, competente e autonoma nelle sue scelte e nelle decisioni che abbiamo difeso da quella politica dei tagli che ha ridotto molti giornali locali ad essere un impaginificio che non ha mediazione giornalistica non solo nella scrittura ma persino nel desk.

Spero che il nostro affezionato lettore Ernesto Navazio sia soddisfatto dal breve reseconto. Il consigliere regionale, piccato per aver ricevuto quattro in pagella assegnato in autonomia dal nostro Santoro (ben conoscendo le dietrologie navaziane ne avevo sconsigliato la valutazione) pur se con un registro ironico non rinuncia a lanciar fango e ad adombrare sospetti che lasciano il tempo che trovano.
Stia tranquillo Navazio. Dalle nostre parti si pagano regolarmente i contratti con le agenzie di stampa, la società editoriale è tracciata alla Camera di Commercio ed è anche iscritta alla locale Assindustria e non abbiamo teste di legno. Non abbiamo soprattutto bolle speculative fuori mercato con la pubblicità istituzionale o peggio editori che fanno la questua (e speriamo sia solo questua) negli uffici dei funzionari degli enti locali. Apprezziamo il suo zelo a voler tenere lo sguardo dritto in questo settore. Lo svolga in maniera approfondita nei confronti di tutto e tutti. E magari cerchi di pungolare anche l’impegno preso dal presidente De Filippo su un sostegno chiaro e trasparente alla stampa locale. L’Fnsi attraverso i suoi rappresentanti ha tentato di sensibilizzare una politica sorda alla questione.

Fior di analisti segnalano che l’informazione è un bene che non frutta gaudagni economici ma produce perdita soprattutto per chi paga tasse e contributi. Necessita di sostegno pubblico e filantropico. Anche Obama e Sarkozy recentemente hanno affrontato la questione con provvedimenti che tendono a favorire la lettura dei giornali da parte dei cittadini più giovani e meritevoli. Noi possiamo solo proporre. Aspettare i vostri tempi non ci è consentito.
Buona lettura con il nostro panino che offre tanta informazione glocale. La nostra sfida per far aumentare l’opinione pubblica lucana continua nel migliore dei modi.

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