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L’amministratore delegato della Stretto di Messina, Pietro Ciucci, insieme con il direttore generale della Società, Giuseppe Fiammenghi, ha incontrato a Roma l’architetto Daniel Libeskind per approfondire il progetto presentato per le principali opere connesse alla realizzazione del ponte sullo Stretto di Messina. In particolare -secondo quanto si legge in una nota- le opere, comprese nel progetto definitivo, riguardano l’area del centro direzionale della località Piale a Villa San Giovanni (Rc), la fascia dal blocco di ancoraggio alla torre del ponte (Cannitello), il lungomare di Villa San Giovanni con l’obiettivo -è scritto- di offrire un ulteriore valore aggiunto agli aspetti paesaggistici e urbanistici della costa calabrese interessata dalla costruzione del ponte e dei suoi collegamenti». Nell’occasione Ciucci ha dichiarato che: «Con l’intervento dell’architetto Libeskind si aprono nuovi scenari di assoluto rilievo, non solo per l’area polifunzionale del centro direzionale del ponte, destinata a ospitare strutture espositive, commerciali, congressuali e alberghiere, ma anche per il lungomare di Villa San Giovanni. Il progetto potrebbe essere arricchito con alcuni interventi sul lato messinese nel segno della continuità tra le due coste. Si tratta nel complesso di un’ulteriore grande opportunità per valorizzare il territorio dal punto di vista paesaggistico e urbanistico e, nell’ottica dell’effetto ‘ponte laboratorio scientificò, anche per la crescita professionale. L’architetto Libeskind si avvarrà delle competenze locali per interpretare al meglio la cultura e la storia dello Stretto di Messina».
«Inoltre il suo intervento», ha proseguito Ciucci, «determinerà un plus valore in termini di attrattiva turistica, già esercitata di per sè dal ‘manufattò ponte, e in termini di attenzione internazionale sul nostro Paese ed in particolare sul Mezzogiorno in ordine alla capacità italiana di realizzare un’opera altamente complessa. Ciò può determinare anche importanti riflessi sulla possibilità di attirare investimenti nell’area».
«Il progetto architettonico», ha spiegato l’architetto statunitense di origine polacca, nel corso della presentazione, «deve comunicare l’integrità spazio-temporale della memoria del Mediterraneo, testimoniando la sua importanza come epicentro della storia e della cultura europea e del mondo. L’opera di attraversamento dello Stretto di Messina crea una connessione unica fra le due coste, offrendo al contempo una nuova possibilità di sosta in un luogo straordinario, un luogo fatto di contemplazione ma anche divertimento. Infatti il ponte è di per sè un oggetto che ‘unisce’, simbolizzando la libertà di movimento; l’idea alla base del progetto è quindi di introdurre un ulteriore valore per il pubblico, creando un luogo di gioia e partecipazione capace di entrare nella vita di tutti i giorni. Un’opera così ambiziosa e meravigliosa deve saper dialogare con i cittadini e diventare centro di aggregazione e incontro tra culture. Questa è l’importanza e il significato del ponte del XXI secolo».
Libeskind, 65 anni, ha accostato l’opera sullo Stretto alla ricostruzione di Ground Zero a New York, che lo vede attualmente impegnato. Il 20 dicembre 2010 la Società Stretto di Messina ha ricevuto dal contraente generale Eurolink il progetto definitivo del ponte sullo Stretto e degli oltre 40 chilometri di raccordi stradali e ferroviari. Le prossime tappe prevedono l’approvazione del progetto definitivo dalla Stretto di Messina e l’avvio dell’istruttoria dal ministero delle Infrastrutture, che si concluderà con l’approvazione del Cipe. Si prevede di poter avviare il cantiere principale del ponte nel 2011, con l’obiettivo di aprire l’opera al traffico nel 2017.

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