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Nell’ambito dell’operazione “Onda d’urto” della direzione marittima di Reggio Calabria, effettuata in Calabria e Basilicata, sono stati sequestrati prodotti ittici per 27 tonnellate. L’attività ha visto il coinvolgimento di uomini e mezzi delle Capitanerie di Reggio, Crotone, Vibo Valentia, Gioia Tauro e Corigliano Calabro. Eseguiti 1.136 controlli su 355 pescherecci, 21 grossisti, 52 mercati ittici, 198 stabilimenti di grande distribuzione, 57 locali di ristorazione, 238 pescherie, 213 ambulanti.
I verbali elevati sono stati 131 per un importo complessivo di 250 mila euro circa, 42 comunicazioni su cattive condizioni igienico – sanitarie, frodi in commercio, pesca di prodotti sottomisura, 57 sequestri di prodotti ittici per cattivo stato di conservazione, impianti abusivi di maricoltura, 13 attrezzi da pesca illecitamente utilizzati sequestrati e reti a strascico utilizzate per la pesca sotto costa.
A Vibo Marina sono state sequestrate 24 tonnellate di tonno rosso ed è stato eseguito un sequestro preventivo di un impianto di ingrasso e stabulazione del tonno rosso in località Trainiti. L’impianto è composto da cinque gabbie di ingrassaggio con dodici boe delimitanti un’area di 90.000 metri quadri circa abusivamente occupata per mancanza di titolo concessorio.
Sequestrati, nel reggino, 730 chilogrammi di filetti di brosme-brosme e di molva-molva venduti come baccalà e di circa 400 chilogrammi di cozze, vongole, astici, ostriche e 32 chilogrammi di «bianchetto» tenuti in cattivo stato di conservazione da un grossista di Reggio Calabria all’interno di alcune celle frigorifere. Il titolare dell’impianto-deposito è stato sanzionato con 10.000 euro di verbale. A San Gregorio sono state sequestrate tre imbarcazioni utilizzate presumibilmente per la pesca e che esponevano la stessa sigla identificativa.
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