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Anche per le festività natalizie e di fine anno a causa della mancata riapertura della SS 18 Tirrena Inferiore (tra Maratea e Sapri) per una nuova calamità naturale a risentirne saranno gli operatori turistici della costa tirrenica lucana e quelli delle attività di commercio e servizi. A sottolinearlo in una nota congiunta Confesercenti e Assoturismo della provincia di Potenza.
Nel sottolineare che i problemi di transitabilità della SS 18 Tirrena Inferiore perdurano dal 2006 ed hanno interessato più tratti tra Acquafredda, Cersuta sino a Castrocucco, le organizzazioni di categoria sollecitano la Regione e la Provincia di Potenza a “rivendicare dall’Anas il rispetto del crono programma di lavori che pure da tempo ha messo a punto. La nuova proroga per terminare i lavori e riaprire la strada, questa volta al 30 gennaio 2011 – a parere di Confesercenti e Assoturismo – va assolutamente rispettata perché i disagi per i cittadini e gli operatori turistici e titolari di pmi delle frazioni di Maratea sono insopportabili specie per le perdite economiche che si sono registrate nel corso degli anni. Troppi tavoli tecnici e conferenze di servizio si sono tenuti senza garantire i risultati auspicati mentre l’andamento del turismo natalizio, già colpito duramente dalla crisi dei consumi delle famiglie, continua a subire un ennesimo duro colpo che si ripercuote sull’immagine complessiva di Maratea. L’iniziativa degli enti istituzionali e che si occupano di turismo rispetto alla gravità della situazione di isolamento che si registra a Maratea per ‘interruzione della SS 18 continua ad essere fortemente inadeguata.
Gli operatori turistici e del commercio hanno bisogno di un Piano di rilancio della promozione delle vacanze a Maratea se non vogliamo ripetere i dati non certamente positivi delle stagioni passate. La Regione pertanto – è l’indicazione di Assoturismo – deve prevedere un fondo, magari attingendo in parte a quello che la Total ha destinato per la promozione turistica in Basilicata e che ammonta a ben 250 milioni di euro, per attuare una campagna attraverso i giornali nazionali, le tv e radio nazionali e estere, ed organizzare almeno un evento di richiamo”.

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