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Blitz in mattinata dell’UdS in oltre 100 scuole private da Nord a Sud (Milano, Firenze, Bologna, Cagliari, Napoli, Bari, Cosenza e altre), sigillate con nastro da cantiere, per «porre l’accento sul processo di privatizzazione messo in campo da governi di ogni schieramento negli ultimi 15 anni, per demarcare la qualità dell’istruzione pubblica rispetto ad un’idea di formazione di elite, finanziata con moneta sonante dal ministero all’ultima Finanziaria». Lo annuncia in una nota l’Unione degli studenti.
«Oggi è l’ennesima mobilitazione di questi ultimi 3 mesi che hanno scaldato il cuore ad un’Italia ripiegata nel berlusconismo in decomposizione. L’Italia dei conflitti ha ripreso parola anche grazie al fiato che il movimento studentesco le ha dato» – afferma Tito Russo, coordinatore nazionale Unione degli Studenti.
«Oggi in molte città la politica istituzionale segnerà un’ennesima distanza dalla società reale, trincerandosi dietro camionette blindate: noi ci riprendiamo le nostre città, continuando a manifestare fin quando in questo Paese non ci saranno politiche attive per il welfare, la formazione ed il lavoro».
«Le vacanze non fermeranno la protesta, – annuncia Tito Russo – costruiremo azioni comunicative quanto più collettive possibili anche nei giorni clou delle festività natalizie, proprio per segnalare che le nostre mobilitazioni vanno oltre l’approvazione del singolo provvedimento e sono caratterizzate dal contrasto ad una condizione più generale di precarietà materiale ed esistenziale».

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