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C’è anche un altro candidato alle elezioni regionali in Calabria del marzo scorso, oltre ai quattro arrestati ieri, che è indagato nell’inchiesta Reale 3 che ha portato ieri all’arresto di 12 persone, tra cui il consigliere regionale del Pdl Santi Zappalà, per il presunto condizionamento della consultazione amministrativa del 29 e 30 marzo scorsi.
Il candidato indagato è Vincenzo Cesareo, che si è candidato con la lista Socialisti Uniti, nell’ambito del centrodestra, non risultando eletto. Nel provvedimento restrittivo emesso dal gip di Reggio Calabria su richiesta della Dda si afferma che anche Cesareo ha incontrato il boss Giuseppe Pelle nella sua abitazione di Bovalino con lo scopo di ottenere il suo appoggio per la candidatura.
L’inchiesta che ha portato agli arresti di ieri è la stessa in cui sono indagate 11 persone, tra cui lo stesso Giuseppe Pelle, per i presunti condizionamenti sulla facoltà di Architettura dell’Università di Reggio Calabria. Pelle, secondo quanto è emerso dall’indagine, avrebbe controllato i test d’accesso e gli esami della facoltà di Architettura.
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