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L’osso ioide di Luca Orioli – trovato morto insieme alla fidanzata, Marirosa Andreotta, la sera del 23 marzo 1988, nel bagno della casa della ragazza, a Policoro (Matera), in circostanze che i loro parenti hanno sempre giudicato sospette – è scomparso e domani l’avvocato della famiglia, Francesco Auletta, presenterà una denuncia contro ignoti alla Procura della Repubblica di Matera. Lo si è appreso a Matera dallo stesso legale. L’osso ioide si trova nel collo e gli esperti fanno notare che viene infranto quando avviene uno strangolamento: il fatto di non averlo trovato, quindi, fa sorgere il sospetto che Luca Orioli sia stato ucciso. Soprattutto perchè il 27 gennaio 1996, quando venne eseguita un’altra autopsia sui cadaveri dei due giovani, l’osso ioide di Orioli c’era e, dopo l’esame, fu riposto nella bara. Auletta ha spiegato che di ciò vi è traccia nel verbale di quella autopsia. La scomparsa dell’osso ioide di Orioli – ha spiegato Auletta – è stata accertata a Bari, nell’Istituto di medicina legale, dove è cominciata l’autopsia sui cadaveri dei due studenti universitari, riesumati venerdì scorso nel cimitero di Policoro. La scoperta è stata fatta dai periti nominati da Olimpia Fuina, madre di Orioli, da sempre convinta che i due giovani siano stati assassinati e non siano morti per cause naturali o per un corto circuito mentre erano nella vasca da bagno, come ipotizzato a lungo nel corso degli anni.

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