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Avrebbe meritato senza alcun dubbio un risultato migliore il Catanzaro che invece incassa l’ennesima sconfitta stagionale, la settima consecutiva, nonostante la generosità di Corapi e compagni. Per oltre un’ora hanno tenuto in scacco un Trapani ridisegnato dal tecnico Boscaglia. I siciliani, infatti, hanno rinunciato a quattro titolari, Pirrone, Alletto, Perrone e Madonia, oltre allo squalificato portiere titolare Castelli mentre Calabrese non ha trovato spazio nemmeno in panchina.
E per tutto il primo tempo, la seconda forza del campionato, non è riuscita a trovare i soliti equilibri mentre il Catanzaro, profondendo tesori di energia, chiudeva tutti i varchi consentendo al portiere Scerbo di trascorrere un primo tempo senza particolari patemi.
Il Catanzaro è uscito dal terreno di gioco a testa alta e rimanda alle imminenti festività di fine anno qualsiasi speranza di risalire la china. Forse nemmeno Babbo Natale potrà compiere l’auspicato miracolo ma tutti i giocatori meritano un plauso per come hanno interpretato l’ultima sfida dell’anno. Un fatto questo che simboleggia, a distanza di una sola settimana da quella clamorosa protesta che ha visto la formazione sedersi a terra dopo il fischio d’inizio, i giocatori tirano fuori una grinta difficilmente riconquistata e frutta di un deciso attaccamento alla maglia. In poche parole, la crisi si consuma soltanto nella dirigenza dei giallorossi, sempre più distanti.

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