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I giudici della corte d’assise del tribunale di Locri hanno condannato all’ergastolo Tommaso Costa per l’omicidio di Gianluca Congiusta, di 34 anni, assassinato a Siderno in un agguato di ‘ndrangheta il 24 maggio del 2005. La corte d’assise di Locri, presieduta da Bruno Muscolo, dopo cinque giorni di camera di consiglio, ha anche condannato a 25 anni Giuseppe Curciarello che doveva rispondere di associazione mafiosa. I giudici hanno accolto la richiesta dell’ergastolo per Costa, presunto capo dell’omonima cosca e ritenuto il mandante dell’omicidio, avanzata dal pm Antonio de Bernardo. Gianluca Congiusta, commerciante di telefonia mobile, venne ucciso a Siderno il 24 maggio del 2005 con un colpo di fucile da caccia sparatogli al volto. Movente dell’omicidio, secondo quanto è emerso dalle indagini svolte dalla Dda di Reggio Calabria, il tentativo di Congiusta di sventare una tentata estorsione ai danni del suocero, Antonio Scarfò, di Siderno, senza però denunciarla alle forze dell’ordine. Il processo a carico di Tommaso Costa si era concluso il 14 dicembre scorso dopo un anno e mezzo di udienze.

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