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L’esistenza a Rotondella, da oltre 38 anni, di una scuola superiore IPSIA ad indirizzo tecnico rappresenta un valore che non va disconosciuto e che, semmai, occorre collegare in modo più diretto ed appropriato alla realtà territoriale e regionale, sottolineando, in tal senso, la presenza sul territorio Basso-Sinni e Metapontino (in modo specifico) del centro Enea (quale punto di eccellenza nel campo scientifico e tecnologico), della Sogin (per le attività di dismissione e messa in sicurezza dell’impianto Itrec di Trisaia), degli ospedali, di laboratori, nonché di insediamenti produttivi di eccellenza.
Per queste ragioni, l’Amministrazione comunale ha promosso un incontro che si svolgerà nel centro jonico il prossimo 13 dicembre (ore 11.00)
Vi parteciperanno l’assessore alla PI della Provincia di Matera, i responsabili del Centro Enea Trisaia, della Sogin e i dirigenti dell’Ipsia.
“Si tratta -spiega il Sindaco, avv. Vincenzo Francomano- di leggere nell’insieme le caratteristiche del territorio, le possibilità di crescita esistenti e quelle che è possibile delineare, sin da adesso, per gli sviluppi futuri che Enea e Sogin (soprattutto) potranno avere nel breve e lungo termine. L’ENEA perché importante realtà tecnico-scientifica, che può rendere disponibile il proprio know-now; la SOGIN perché l’azione di decommissioning dell’impianto Itrec prevede, anche per le successive fasi di controllo, tempi non certo brevi nell’espletamento di tutte le attività”.
“Il potenziamento dell’offerta culturale dell’IPSIA di Rotondella -prosegue Francomano- e l’eventuale avvio di percorsi formativi molto più direttamente legati alle esigenze odierne ed a quelle future del territorio, potrebbero rappresentare una prima risposta positiva non soltanto per la salvaguardia della presenza scolastica, ma anche di una sua ulteriore valorizzazione
Una più attenta ed accurata valutazione va anche effettuata in sinergia con la Provincia di Matera, anche per ciò che è di competenza di questa Amministrazione, vale a dire il sistema dei trasporti, oggi fortemente penalizzante per Rotondella e per i comuni del Basso Sinni, discretamente collegati a Policoro ma non altrettanto fra di essi e con altri centri del metapontino.

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