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Latronico(PZ) – I Comitati dell’Aquila hanno deciso di utilizzare lo strumento legge di iniziativa popolare previsto dalla nostra Costituzione per depositare in parlamento una proposta di legge che ha quale obiettivo la riorganizzazione della ricostruzione post-sisma e la messa in sicurezza di tutti i territori colpiti. L’intento dei proponenti è quello di liberarsi da una gestione emergenziale che si è rivelata non solo inutile, ma addirittura pericolosa. L’Assemblea cittadina dell’Aquila rivendica, in ottemperanza a quanto previsto dalla Carta Costituzionale, il ritorno dei poteri ordinari agli Enti territoriali. I promotori affermano l’inutile dispendiosità delle figure commissariali e l’illegittimità della gestione in deroga di assunzioni, contratti e appalti, piani territoriali e viabilità, che ha portato alla totale esautorazione dalle decisioni di cittadini e amministratori locali, di aziende e associazioni che operano sul territorio.
Il ricorso abnorme a poteri straordinari ed emergenziali praticato dai nostri Governi negli ultimi 15 anni ha determinato una vera e propria metamorfosi del sistema politico, istituzionale e amministrativo costituzionalmente previsto. Tra il 2002 e il 2009, nel nostro Paese sono state emanate 600 ordinanze d’emergenza, molte di queste nulla avevano a che fare con le calamità naturali. Secondo un’inchiesta de “il Sole24ore”, in Italia sono stati nominati 10000 commissari straordinari. Come ha scritto Riccardo Magi in un’inchiesta intitolata «Emergenza legalità:stato d’emergenza, protezione civile, commissariamenti straordinari», questa mutazione ha trovato il fondamento giuridico in norme che, a partire dalla legge 225 del 1992, estendendo la proclamazione dello “stato d’emergenza” anche ai “grandi eventi”, consentono la deroga alla legislazione ordinaria, il venir meno o la limitazione dei controlli esercitati da organi costituzionali, Corte dei Conti e tribunali amministrativi e ordinari.
Non pochi studiosi della materia parlano di un vero e proprio sistema parallelo e di un quadro di deperimento dei poteri e delle competenze degli organi rappresentativi ai vari livelli.
Insomma, emergenza in Italia si traduce in disapplicazione della Costituzione e negazione dello stato di diritto.
Noi riteniamo che quando un governo abusa dello strumento dei Commissari, annulla l’autonomia che la legge attribuisce agli Enti.
Nella premessa alla proposta di legge il Comitato promotore ha scritto: constatiamo non solo l’inutilità, ma anche la pericolosità della gestione commissariale e derogatoria che puntualmente si cala dopo ogni sciagura ambientale, sismica o idrogeologica.
Noi scenderemo in piazza per dare il nostro contributo ai promotori e per aiutarli a raggiungere e a superare quota 50000 sottoscrizioni.
Noi scenderemo in piazza anche per dire no a logiche emergenziali e commissariali che negano democrazia e partecipazione, per ridare potere agli enti locali e consentire ai cittadini una reale partecipazione e controllo delle scelte che vengono operate.
Domenica a Latronico, Pd e Radicali saranno in piazza per un tavolo di raccolta firme con in testa il primo cittadino, Egidio Nicola Ponzo (in foto), con gli assessori Fausto De Maria e Vincenzo Matinata, con militanti e simpatizzanti del Pd e Radicali.

Maurizio Bolognetti
Direzione Nazionale Radicali Italiani

Gianluca Mitidieri
Segretario cittadino PD Latronico

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