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É partita in questi giorni la campagna di comunicazione integrata “La Sacra Famiglia in Basilicata”, pensata e voluta dall’APT Basilicata, per far conoscere al grande pubblico le tracce dell’arte del presepe nella nostra regione.
Tursi, Anzi, Grassano e Tricarico, sono i luoghi che ospitano alcune tra le più significative opere di artisti quali Altobello Persio da Montescaglioso, Francesco Artese, Antonio Vitulli.
Il presepe rimane ancor oggi una delle poche usanze popolari capaci di farci tornare bambini,farci sognare e vivere nella dimensione di genuina tenerezza ciò che è il Natale, un dono questo ancor più grande nella straordinaria bellezza di alcuni tra i presepi più rappresentativi della tradizione lucana.
Lo splendido presepe di Altobello Persio da Montescaglioso, del XVI secolo, completamente realizzato in argilla e collocato nell’atmosfera unica e fuori dal tempo della Rabatana di Tursi;
le rappresentazioni dell’artista contemporaneo Francesco Artese nei presepi di Tricarico e Grassano, incaricato di allestire una Sacra Rappresentazione del Natale nella Sede Rai di Via Teulada a Roma; la particolare ricostruzione della Natività nel presepe di Antonio Vitulli, visitabile ad Anzi, che va fuori dallo schema del classico Presepe lucano e riscopre le ambientazioni originali della nascita di Cristo.
Ma il Presepe in Basilicata è una scoperta continua e quest’anno assume anche una valenza internazionale grazie al “Presepe d’Amore”, un presepe vivente animato dalle Pro-loco italiane che si terrà nel suggestivo scenario dei Sassi di Matera il 29 dicembre 2010. Promosso dall’Unione Nazionale delle Pro-loco d’Italia (Unpli) con il sostegno della Regione Basilicata, dell’APT e del comune di Matera, ma soprattutto delle Pro-Loco lucane, con l’obiettivo di risvegliare le coscienze attraverso l’emozione della natività.
“Una straordinaria occasione di riscatto etico e sociale, una sorta di Rinascenza Culturale, proprio perché fonda le sue radici su quello che è il principio universale che accomuna tutte le genti: l’Amore.”

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