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“Bufera sul Pd della Basilicata” sta scritto nell’occhiello del titolo di prima pagina del “Giornale” in edicola questa mattina. Ma nell’articolo a firma di Gian Marco Chiocci l’unico esponente del Partito democratico menzionato è il presidente della Regione Vito De Filippo, capo della Giunta dove siede l’assessore Agatino Mancusi, coordinatore regionale dell’Udc, che è finito in mezzo ad altri nella sfilza di nomi illustri riportati nei verbali con le dichiarazioni dell’ultimo pentito dei basilischi. Di una mera “conoscenza” aveva parlato il boss Antonio Cossidente, mentre il cappello sui “droga party che imbarazzano i democratici (il Pd nella versione online. ndr)” farebbe di tutt’erba un fascio. Per questo il segretario regionale del Pd Roberto Speranza, primo in ordine di tempo, dopo una breve consultazione con Pierluigi Bersani ha annunciato una citazione per 200mila euro al quotidiano di Paolo Berlusconi. A ruota anche Mancusi e il consigliere regionale Luigi Scaglione (Popolari Uniti) hanno incaricato i propri legali di avviare le azioni necessarie per tutelare la loro immagine. In un’occasione verso la fine del 2007, secondo quanto dice il pentito Cossidente, uno dei suoi gregari avrebbe ceduto a Scaglione tra i 5 e i 10 grammi di cocaina. Una circostanza su cui sono in corso le indagini della Dda di Potenza.
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