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POLLICA – “Va scongiurato il rischio che i fondi destinati alle politiche ordinarie per la crescita del Sud siano minimamente intaccati o trasformati in risorse e politiche straordinarie. Il piano del governo è inadeguato, un grande annuncio mediatico privo di contenuti concreti ”. Lo ha ribadito il sindaco di Potenza e delegato Anci per le politiche meridionali, Vito Santarsiero, intervenendo a conclusione del seminario su ‘Federalismo e Mezzogiorno’ organizzato oggi a Pollica per commemorare il sindaco Angelo Vassallo.
Santarsiero ha snocciolato alcuni dati elaborati dallo Svimez che danno il senso della drammaticità della situazione attuale. “Nel Mezzogiorno – afferma – 6,5 milioni di persone si muovono quotidianamente nella zona grigia del lavoro nero e del precariato, 196 mila posti di lavoro sono svaniti nel 2009, e di questi 174 mila erano i posti di giovani con meno di 35 anni; il 26% delle famiglie non arriva a fine mese, e l’11% non riesce a far fronte a un piccolo imprevisto”. Il presidente di Anci Basilicata ha poi denunciato il fallimento del quadro strategico nazionale 2007-2013 che “era stato concepito per dare uno scossone alla crisi delle regioni meridionali”, ed annunciato che le amministrazioni del Sud non intendono deflettere dalla linea della tolleranza zero sulla criminalità, la lotta al contrabbando ed all’abusivismo commerciale”.
Di fronte a questo scenario, sostiene il delegato Anci alle politiche meridionali, sarebbe servito un programma serio di interventi, da definire ed attuare tempi certi. “Purtroppo il piano del Sud come ci è stato presentato nei giorni scorsi dal governo non va in questa direzione. E’ fatto solo di annunci e lo leggo – ha sottolineato Santarsiero – soltanto come ulteriore rappresentazione di cose già scritte nella legge Calderoli. Tutto questo senza che peraltro “sia stata minimamente considerata la richiesta Anci di valorizzare le aree urbane, indispensabili per la crescita dei territori”. Invece nella situazione attuale il Sud meritava ben altra concretezza, in particolare sulla sfida decisiva della perequazione infrastrutturale. “Se i fondi per la crescita dei territori, dalla scuola alla sicurezza, dagli interventi normali per la manutenzione ai trasporti, dovessero diventare di natura straordinaria, il Mezzogiorno rischia di fare un passo indietro pericolosissimo”, ha concluso Santarsiero.

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