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Un anno fa la regione Basilicata, con l’allora Presidente della Commissione Immigrazione, Pietro Simonetti, sembrava aver posto le basi per una accoglienza adeguata e soprattutto diversa rispetto a quella fatta nelle altre aree della Lucania e in tempi passati.
Sembrava essere un modello per ospitare nella nostra regione i migranti che di li a poco si sarebbero trasferiti nell’area nord della Basilicata per la raccolta dei pomodori.
Ma sappiamo come è andata.
Come più volte asserito dallo stesso Simonetti è stato possibile posizionare i container per ospitare i migranti e provare a rompere quel muro di intolleranza che si registrava da parte dei locali grazie al commissariamento del comune di Bernalda. Questo è potuto avvenire grazie anche all’allora Commissario prefettizio dottoressa Iaculli.
Allora ci si domanda perché è la presenza di un tecnico che ha reso possibile l’accoglienza di questi nuovi braccianti, segnando con questo come la politica è percepita quale negazione di qualsiasi tipo di accoglienza ed è, inoltre, contro la volontà di costruire esperienze politiche che risolvano in modo adeguato le problematiche di normalizzazione di queste popolazioni.
Oggi a Bernalda la crisi politica è risolta, il Centro Destra con il Sindaco Chiruzzi governa questo comune, ed è da diversi mesi che si registra l’insofferenza del neo sindaco verso i migranti e che a questa si sommano i controlli e gli sgomberi da parte delle forze dell’ordine.
L’ultimo sgombero è quello avvenuto una diecina di giorni addietro all’ex mattatoio , che si trova all’interno del centro abitato di Bernalda.

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