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Il gup di Potenza, Rosa Larocca, ha rinviato al 21 febbraio 2011 l’udienza preliminare sulle presunte tangenti per l’estrazione del petrolio in Basilicata, in cui sono coinvolte 34 persone e sette società, tra cui la Total, per la realizzazione del centro oli di «Tempa rossa». Nel corso dell’udienza che si è svolta oggi, a Potenza, inoltre, il gup ha disposto l’invio del fascicolo che riguarda la posizione del deputato del Pd, Salvatore Margiotta (già stralciata) per un nuovo esame da parte del presidente del Tribunale del capoluogo lucano, in base alle richieste dei pm Salvatore Colella e Laura Triassi e all’istanza di astensione per motivi personali già presentata dallo stesso gup. Nell’udienza del 21 febbraio saranno discusse alcune eccezioni preliminari presentate dagli avvocati. La vicenda si riferisce all’inchiesta condotta dal pm Henry John Woodcock (ora in servizio a Napoli) nel 2008, che portò all’arresto di undici persone, tra cui l’ex amministratore delegato della Total, Lionel Levha, l’imprenditore Francesco Ferrara, alcuni funzionari della società petrolifera e amministratori locali. Per quanto riguarda Margiotta, il Riesame annullò gli arresti domiciliari (la cui richiesta era già stata respinta dall’Aula di Montecitorio) e stabilì che non esistevano gravi indizi di colpevolezza o elementi che potevano confermare «interventi» del politico in favore di Ferrara per l’aggiudicazione di alcuni appalti per la realizzazione del centro oli da parte della Total nell’ambito della concessione “Gorgoglione».

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