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Il Parco Nazionale del Pollino è tra le 15 aree che gli esperti hanno scelto per la loro ricchezza naturale nell’ambito della selezione stilata per https://www.repubblica.it0066ff]Repubblica.it di luoghi eccezionali nel Belpaese per la loro capacità di essere aree “testimonial” di un patrimonio naturalistico importantissimo. “Zone che mettono l’Italia – scrive il quotidiano on line – al centro dell’attenzione internazionale per la difesa della biodiversità (la varietà degli esseri viventi che popolano il pianeta)”.

La speciale classifica parte dai mari che circondano la penisola per arrivare alla terraferma dove, secondo lo zoologo dell’Università dell’Insubria Guido Tosi vi sono due aree vitali per i mammiferi il Parco Nazionale d’Abruzzo (in Abruzzo, Lazio, Molise), fondamentale per la conservazione dell’Orso bruno marsicano, e l’insieme dei Parchi Nazionali del Cilento e del Pollino (Campania, Calabria e Basilicata). Questi ultimi, spiega Tosi, sono “aree di fondamentale rilevanza conservazionistica quale ultimo areale naturale di presenza della lontra in Italia”.

Mare, terra e cielo sono popolate da specie di grande rilevanza naturalistica, e quelle segnalate, secondo gli esperti, sono “una minima parte della ricchezza naturale nazionale”.
L’indagine è stata effettuata in occasione dell’Anno Internazionale della Biodiversità che ha rilevato come tanto ci sia ancora da fare ma anche come sia cresciuta l’attenzione pubblica e come si ampli sempre più la rete di scienziati internazionali che lavora per conoscere, e quindi tutelare, la ricchezza di vita che esiste sulla Terra.

«Il Pollino ne è un piccolo esempio – commenta il presidente del Parco Nazionale del Pollino, Domenico Pappaterra. Tant’è che anche noi, nell’anno dedicato dall’ONU alla biodiversità, abbiamo cercato di “esportare” le nostre ricchezze e di far conoscere i diversi programmi attuati in ambito europeo e nazionale. Non a caso venerdì 10 dicembre, a Castrovillari, ospiteremo un importante workshop internazionale sul Grifone in Italia. E poi, proprio a proposito della Lontra c’è da ricordare – aggiunge Pappaterra – che il Pollino, insieme con il Parco del Cilento, quello dell’Appennino Lucano -Val d’Agri Lagonegrese e il WWF Italia sta realizzando un progetto di “area vasta” per la conservazione della Biodiversità nei territori dei tre Parchi Nazionali, dove, appunto, dimorano diverse importanti specie. L’inserimento del Pollino tra le 15 aree selezionate per la loro ricchezza naturale – conclude il presidente del Parco del Pollino – ci entusiasma e ci spinge ad andare avanti in tal senso. Non possiamo non registrare, da ultimo, che tutto ciò viene evidenziato proprio nel momento in cui è all’attenzione del Parlamento il taglio delle risorse da assegnare ai Parchi, taglio del 50% che porterebbe la spesa per le aree protette italiane da 50 milioni di ero a 25 milioni».

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