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Ieri una lettera dei tifosi della Rossanese che sottolineava: «Senza un progetto serio chiediamo che si cambi la denominazione della squadra».
La tifoseria della Rossanese, delusa da come stanno andando le cose, ha espresso tutta la propria amarezza in un comunicato. «Il presidente e la società – si legge nella nota – si saranno chiesti come mai allo “Stefano Rizzo” sia calato il numero degli spettatori. Oltre ai soliti amici, parenti ed a un gruppo di Ultras, mancano all’appello circa 2000 persone. Chi scrive rappresenta il pensiero di chi ha deciso di disertare lo stadio, per il fatiscente spettacolo che vogliono proporci in questa stagione. Capiamo che la società ha i suoi buoni motivi, soprattutto perché si sta attraversando un periodo di crisi economica. Quello che non capiamo è perché lei sta perseverando nel proporre questo lugubre scenario, che non si addice ad una città come Rossano».
Ed a concludere: «Se non ci sono i mezzi economici per portare avanti un progetto degno al pubblico Rossanese, allora chiediamo ad alta voce che dalla prossima stagione si cambi la denominazione della squadra. Perché portare un nome come la Rossanese esige delle responsabilità». Ma oggi alla luce di questa lettera è intervenuto il direttivo dei fan bizantini che ha inteso precisare che quello esternato ieri non è il loro pensiero, e che il gruppo rimarrà al fianco della squadra e della società con l’intento chiaro di ottenere la salvezza.
“Noi come ultras non accettiamo le parole dette da questi “pseudo-tifosi”. Loro non vogliono bene alla Rossanese” scrivono nella missiva. E se davvero “tengono alla maglia, allora cacciassero di tasca loro i soldi per aiutare la squadra, come da sempre facciamo noi”, proseguono dalla Brigata. Quindi la puntualizzazione: “Resteremo al fianco della dirigenza e alla persona di Alfonso Guerriero perché non vogliamo, nella maniera più assoluta che venga cambiato il nome alla squadra, poiché se la Rossanese dovesse morire, scomparirebbe il movimento ultras in città, assieme al nostro grande amore verso questi colori. L’attuale presidenza ha portato questa società dal campionato di promozione fino ai vertici della serie D. Invece di prendersela con la società – prosegue la nota della Brigata Bizantina – bisogna puntare il dito contro i tanti imprenditori, presenti a Rossano, che se ne sono sempre lavati le mani. Concludendo, confermiamo il nostro totale appoggio a questa società, che fra tanti sacrifici ha riportato, in primis, il nome della Rossanese in città”.
Ieri pomeriggio, intanto, sempre il direttivo della Brigata Bizantina ha fatto visita alla squadra prima degli allenamenti per caricare i calciatori a dare il massimo per questo club, per la maglia e per la salvezza. Un invito a credere nell’obiettivo stagionale e a non mollare.
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