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AVIGLIANO – Una giornata senza lavoro per salvare il posto. Di precari. Ieri mattina un picchetto di lavoratori a tempo ha manifestato prima davanti al Comune di Avigliano, poi sulla soglia del cancello della Regione Basilicata ha ribadito le ragioni di una lotta condotta a sostegno di una stabilizzazione certa. Lo stuolo di lavoratori, al loro secondo sit-in di una vertenza avviata l’estate scorsa, è stato accompagnato da Alternativa sindacale. Insieme a loro anche un gruppo di operai metalmeccanici e forestali aderenti al sindacato, i quali hanno voluto manifestare la solidarietà ai precari dei comuni di Avigliano, Albano, Castelmezzano e Pignola. Davanti ai cancelli della Regione c’erano i precari della Comunità montana Alto Basento, che conta dieci lavoratori socialmente utili in quattro comuni del Potentino. Affidati ai municipi con un progetto che risale agli inizi del Duemila, gli lsu rischiano di perdere il posto di lavoro, dal momento che la soppressione delle comunità montane, già commissariate, avrà effetto a cominciare dal nuovo anno. Il rischio è grosso per i lavoratori. Loro lo sanno e già da tempo si sono mossi con azioni di lotta che hanno tentato di coinvolgere gli enti comunali e sovracomunali, fino ad arrivare alla Regione Basilicata. Al dipartimento della Formazione e del Lavoro, una delegazione è stata ricevuta dall’assessore Rosa Mastrosimone (Idv) che già nelle scorse settimane li aveva ospitati rassicurandoli sulla convocazione di un tavolo che coinvolgesse la stessa Regione, i Comuni, la Comunità montana e i sindacati. Così non è stato fino a ieri, giacché la Regione non avrebbe competenza diretta in materia, ma Mastrosimone, in seguito a un colloquio con i lavoratori e Vito Fernando Rosa (Alternativa sindacale), ha deciso di svolgere il ruolo di mediatore e quindi si è impegnata a convocare sindaci, sindacati e comunità montana «al fine di aggiornare il tavolo di confronto sulla situazione lavorativa dei precari della stessa Comunità Montana distaccati nei comuni interessati». Il comitato dei lavoratori e Alternativa sindacale, che hanno portato a casa una vittoria solo a metà, ribadiscono che le azioni di lotta non termineranno fino a quando non ci saranno risultati positivi circa la stabilizzazione. «È necessario – ha spiegato Rosa – che l’assessore Mastrosimone non aspetti Natale per convocare il tavolo. E, ancora, i sindaci dovranno essere consapevoli che i lavoratori, già in forza negli uffici comunali, dovranno avere garantita la continuità lavorativa anche dopo il 31 dicembre».
Gianni Sileo
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