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di MARIO NICOLA DI DIO*
La Basentana, o Ss 407, che dir si voglia, è un immondezzaio a cielo aperto. Peggio di così ci sono solo le discariche, ma almeno quelle dovrebbero essere controllate. L’asfalto no: è una zona franca regionale della monnezza. Della sporcizia. Centinaia di chilometri d’inciviltà. Andata e ritorno. Senza sosta. Altro che raccolta differenziata: c’è di tutto. Anzi, il peggio: lo scarto. I sacchetti sono così tanti, nella due corsie, che se qualcuno avesse la pazienza e un paio di guanti in lattice per metterli in fila, riempirebbe all’orlo i guard-rail che dividono a metà la Basentana. Sembrano rifiuti immobili su un circuito che nessuno metterà mai in moto e ancora meno ripulirà. È un disagio ambientale grave, meglio ancora: è la peggior cartolina offerta, a piene mani, al turista. Come possiamo rendere dignitosa e non degradata la nostra città capoluogo se non togliamo via i cartelli stradali inutili dai margini delle strade, se non togliamo dalle cunette, dalle piazzole spartitraffico e dalle scarpate montagne di rifiuti d’ogni genere? La falciatura estiva delle erbacce lungo le strade statali e provinciali, efficace sicuramente nella prevenzione degli incendi, ha fatto emergere l’avvilente comportamento di quegli automobilisti incivili che, dalle auto in corsa o nei momenti di sosta nelle aree abilitate, si liberano di bottiglie, di piatti, bicchieri e forchette in plastica. Un vero scempio che lascia esterrefatti i turisti ,soprattutto, appena si avvicinano alla nostra città capoluogo. La zona più critica per Potenza è il tratto di Basentana, in direzione Salerno, che si presenta in situazione davvero indecorosa. Cumuli di cartacce, bottiglie di liquori, bibite e carcasse di pneumatico abbandonate sotto i gard rail e nelle cunette. Non è affatto migliore il panorama del tratto della stessa in direzione Metaponto e soprattutto allo svincolo di questa in direzione “Pazzano-Tolve- Bari”, nella piazzola adiacente i capannoni Pavese gomme della zona industriale di Vaglio Basilicata: gli incivili si sono liberati dei fazzolettini utilizzati per avvolgere i panini imbottiti, i bicchieri di plastica ed ora in molti protestano per quella discarica a cielo aperto. Purtroppo è così , anche, per la totale assenza di interessamento delle amministrazioni comunali interessate al relativo tratto di pertinenza ( Potenza – Vaglio Basilicata – Tito – ecc.) non solo nel tenere pulite le strade e le aiuole , ma anche nel farle pulire alla diretta interessata , cioè all’ANAS. Il Corpo Forestale dello Stato , pensiamo, debba intervenire per sollecitare le autorità competenti ed anche l’Ente proprietario alla rimozione dei rifiuti . Bisognerebbe avviare anche una campagna di sensibilizzazione e di sistemi di videosorveglianza. I sindaci interessati facciano il loro dovere. Se spetta all’ANAS tenere pulite le strade di sua competenza , perché non ricorrere, urgentemente nei prossimi giorni, ad emanare un’ordinanza specifica? In questa circostanza, ci spiace dirlo, l’ANAS manca di rispetto alla nostra città. E’ obbligatorio intervenire. Certo, ne siamo coscienti, resta la maleducazione , che si sa, viaggia sempre fuori giri.
* Presidente Federazione dei Verdi di Basilicata

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