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I lavoratori delle Ferrovie taurensi dicono no all’ipotizzata chiusura del tratto, gestito dalle Ferrovie della Calabria, che collega Gioia Tauro con Cinquefrondi e Palmi. I dipendenti stamattina hanno proclamato lo stato d’agitazione e bloccato, in segno di protesta, tutti i servizi. Intanto è in corso a Gioia Tauro un’assemblea alla quale participano circa 100 dipendenti.
Intanto una folta delegazione della Filt Cgil di Catanzaro sta presidiando la sede della direzione generale delle Ferrovie della Calabria, in via Milano 28 del capoluogo di regione. La delegazione chiede di essere ricevuta dal direttore generale «per discutere su questioni urgenti che riguardano il personale e l’azienda. Allo stato – spiega una nota – si registra l’ingiustificata non considerazione delle rivendicazioni della Filt Cgil. Il presidio proseguirà ad oltranza».
SOLIDARIETA’ DAL PRC di REGGIO
Il gruppo Prc della provincia di Reggio «è solidale con i 170 lavoratori delle Ferrovie della Calabria, operanti nelle Linee Ferroviarie Taurensi e i Centri automobilistici di Gioia Tauro e Gioiosa Marina, e sostiene la loro lotta contro le scellerate decisioni liquidazioniste operate dai vertici societari». Lo si legge in un comuniacto che parla di «decisioni perpetrate nonostante il fermo dissenso dei sindacati, che porteranno ad un ulteriore depauperamento dei servizi nella Piana e nella Locride e arrecheranno danni incalcolabili alla collettività. Il Prc – è scritto – saluta la strenua resistenza delle maestranze e le forme di autorganizzazione che queste si sono date: già stamattina era presente alla manifestazione spontanea che i lavoratori hanno tenuto a Gioia Tauro. L’auspicio è che la lotta trovi il sostegno attivo delle popolazioni e delle forze politiche e sociali, rompendo l’isolamento in cui si tenta di rinchiuderla. A tal fine, si chiede a tutte le istituzioni territoriali, a partire dalla Provincia di Reggio Calabria, di dimostrare la propria vicinanza ai 170 lavoratori e porre in essere ogni possibile forma di pressione nei confronti delle Ferrovie della Calabria per scongiurare i nuovi pesanti tagli».
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