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Interpiana Vs Turris 3-3
L’Interpiana riesce a raggiungere la Turris al 47’ della ripresa grazie a Di Maio. Tre espulsioni e tante occasioni da rete per una partita intensa. Interpiana e Turris regalano novantotto minuti di emozioni, nei quali si è visto di tutto: sei gol, due rigori, tre espulsioni, ben 27 conclusioni verso la porta ed alla fine un pareggio sostanzialmente giusto, anche se entrambe le squadre hanno di che recriminare. La Turris, infatti, sul tre a uno e con l’uomo in più, non ha saputo chiudere la gara, sciupando in contropiede. L’Interpiana, invece, recrimina per i due rigori concessi agli ospiti, ma se è vero che l’arbitro ha lasciato a desiderare, è altrettanto evidente che se i reggini avessero mantenuto la calma, per quel che poi si è visto in campo, avrebbero potuto tranquillamente superare una comunque forte e competitiva Turris. Al “Redi” di Melicucco è stata gara aperta, fin dall’inizio, con i locali che, una volta in vantaggio, si sono fatto raggiungere quasi subito, con un rigore generoso (ma il contatto comunque è sembrato esserci), per poi rischiare diverse volte di andare sotto, se non fosse stato per un Calderoni in versione super, fermo restando che pure Varrà e soci hanno avuto le loro occasioni per passare di nuovo in vantaggio, con annesse delle proteste per un mani sospetto in area campana. Quindi, nella ripresa, al 9’ c’è stato quell’episodio chiave del secondo rigore concesso agli ospiti, con relativa espulsione di Scorrano, che sembrava aver messo fine alle speranze dei locali, a maggior ragione dopo il terzo gol dei campani. L’Interpiana è stata brava a realizzare quasi subito il gol del due a tre, che ha galvanizzato il gruppo e poi, in nove contro dieci (dopo il rosso a Saccà e Del Nunzio) vi è stato il festival del gol mangiato, da una parte, ma anche dall’altra, fino alla palombella magica di Gennaro Di Maio, che ha fissato il punteggio sul 3-3. Dal punto di vista tattico, c’è da dire che il gioco è stato penalizzato dal manto erboso, ridotto in pessime condizioni. Tortelli ha riproposto Napoli sulla fascia destra, dando fiducia a Saccà: fiducia che il mancino ex Gioiese ha mostrato di meritare fino al 25’ della ripresa, quando ha macchiato la sua ottima prova con un rosso evitabile. Nel primo tempo i locali hanno provato a far girare la palla, ma è mancata la spinta sugli esterni, cosa che invece è riuscita a fare la Turris, con un 4-4-2 che in fase di attacco diventava 4-2-4, col quale i corallini hanno messo in difficoltà l’Interpiana, per via di quell’uno contro uno puntuale in ogni fase offensiva. Nella ripresa la tecnica e la tattica si sono fatte preferire dall’agonismo e dalla forza della disperazione, anche se le mosse di Tortelli non sono state vane. Il tecnico, infatti, con Frittitta si è giocato il tutto per tutto, quando sembrava invece fosse solo la mossa della disperazione. Napoli si è sacrificato lungo l’out di destra e Iazzetta, seppur con un po’ di confusione, ci ha messo peso e prestanza atletica. Qualcosa si è concesso agli ospiti, i quali hanno però sprecato troppo e poi sono stati puniti da Di Maio, ma pure l’Interpiana, sotto nel punteggio e negli uomini, ha sprecato sotto porta, pur giocando con grande forza di determinazione.
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