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MARSICO NUOVO – «Laddove non ci sono i fondi ci può essere una giustificazione, ma con i fondi a disposizione già da diversi anni, vedere deteriorare un patrimonio monumentale come la Cattedrale, addirittura rovinato nella parte già ristrutturata, quindi vanificare anche i lavori di ristrutturazione, per il totale abbandono alle intemperie, fa capire che qualcosa non funziona e qualche responsabilità va anche ricercata». E’ deluso e arrabbiato il Sindaco di Marsico Nuovo, Domenico Vita, per la vicenda dei lavori della Cattedrale, con l’ultimo, di un a lunga serie di intereventi, risalente all’autunno 2009. Un ricco patrimonio storico – culturale abbandonato alle intemperie climatiche. “Rabbia e delusione” che ha portato il Primo Cittadino a rivolgersi direttamente al Ministro dei Beni culturali raccontando tutta «la vicenda e sperando in un pronto intervento, per rimuovere il rimpallo delle responsabilità e riavviare al più presto i lavori». Una storia lunga quella della cattedrale, danneggiata dagli eventi sismici del 1980, ha subito nel corso degli anni alcuni interventi, ma nessuno risolutivo. L’ultimo che doveva servire alla riapertura, risale quando la Sopraintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio della Basilicata appalta l’opera per i lavori di restauro. Aggiudicataria allora, fu l’Ica (imprese costruzioni associate srl) con sede a Padula con un ammontare complessivo presunto dei lavori di 1 milione e 490 mila e 69,79 centesimi. Fondi di oltre 3 milioni di euro provenienti dall’accordo di Programma Quadro, legge 208/98 (delibera Cipe 142/99). Era il 10 Ottobre 2007quando venivano consegnati i lavori all’impresa. Una vicenda seguita con attenzione dal sindaco della comunità marsicana per due motivi, «il primo – spiega Vita – perché la cattedrale ubicata nella civica, centro storico del paese, rappresenta la storia della comunità, ed è quindi, un grande simbolo per la cittadinanza», secondo «motivo che tutto il complesso monumentale – afferma il sindaco – è formato: dalla cattedrale, dall’episcopio e il seminario. La parte adiacente alla cattedrale è stato data in comodato d’uso al Comune per fini sociali. Il Comune ha bloccato la somma di un milione di euro per intervenire e realizzare una casa di accoglienza per anziani. Oggi teniamo fermi dal 2007 un milione di euro circa per intervenire subito dopo i lavori strutturali da parte della Sopraintendenza». Diverse sono state le sollecitazione da parte del sindaco. «Nel 2009 – racconta l’amministratore – con un telegramma alla Sopraintendenza avvertivo che i lavori andavano a rilento, con la presenza di pochi operai. Dopo il telegramma fui contattato anche dal direttore dei lavori, il quale mi accusò di indebitamente interferenza, assicurandomi che i lavori sarebbero stati ultimati nei tempi previsti. A Dicembre 2009, notai che i lavori erano fermi, chiesi un tavolo di verifica a cui non ho avuto nessun riscontro. Il 13 Gennaio la Sopraintendenza emise la risoluzione del contratto con l’impresa». «Il 21 Maggio 2010 – continua – ho sollecitato nuovamente la Sopraintendenza per la ripresa dei lavori. Intanto c’è da dire che i lavori che l’impresa Ica aveva realizzato, sono intorno al 30 per cento, resta disponibile più di un milione di euro per le parti strutturali oltre a tutta la restante somma per gli altri interventi di restauro. A metà anno. preoccupato che si avvicinava l’inverno e tutto ciò che si era fatto, solai in legno del seminario e la stessa cattedrale invasa dai colombi , finestre aperte, chiesi di incontrare il direttore regionale, Attilio Maurano». «Anche qui – ha concluso – c’è stato un rimpallo di responsabilità, senza nessun esito positivo. Quindi ho deciso di scrivere direttamente al Ministro dei Beni culturali». Angela Pepe
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