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TRA GLI atti a disposizione dei magistrati di Salerno che indagano sull’omicidio della studentessa potentina Elisa Claps, scomparsa nel 1993 e trovata morta il 17 marzo scorso nel sottotetto della Chiesa della Santissima Trinità di Potenza, emerge una discordanza tra quanto scrivono i periti Francesco Introna ed Eva Sacchi nelle loro rispettive relazioni – la prima medico-legale, la seconda merceologica – a proposito dei tagli sullo slip della vittima. Lo ha rilevato l’ANSA, dalla lettura delle due perizie, disposte nell’ambito del procedimento in cui Danilo Restivo, di 38 anni, è indagato per l’omicidio che, secondo l’accusa, avrebbe avuto un movente sessuale. Il medico legale Francesco Introna, dando conto delle prime operazione eseguite sul cadavere nel sottotetto della Chiesa della Trinità, a pagina 51 della sua relazione, scrive: “Tagliate verticalmente in corrispondenza del fianco destro, le mutandine furono rimosse e consegnate alla Polizia scientifica”. Il perito Eva Sacchi,a pagina 81 della sua consulenza, riporta, a proposito dello slip: “Durante l’autopsia l’indumento è stato asportato dal cadavere con un taglio sul margine esterno sinistro”; e ribadisce tale particolare anche a pagina 376 della relazione, con corredo fotografico tratto dal video dell’autopsia che mostra lo slip, prima del taglio praticato dal prof. Introna, integro sul lato sinistro e già lacerato sul lato destro (particolari dei quali dà conto anche il medico legale nella sua relazione).Quel taglio del medico legale, dunque, fu a destra, come scrive Introna, o a sinistra, come scrive Sacchi? Probabilmente a sinistra, a guardare le foto disponibili – e. dunque, Introna potrebbe essere incorso semplicemente in un errore materiale di scrittura – ma la circostanza potrà essere chiarita quando i consulenti saranno ascoltati dai magistrati e dalle parti e, in via definitiva, attraverso la visione del filmato delle operazioni eseguite dal medico legale nel luogo di rinvenimento della salma. Il fatto, tuttavia, non è di poco conto, dal momento che lo stesso perito Eva Sacchi descrive più avanti, a pagina 530 della sua consulenza, i tagli praticati dall’assassino, con una forbice ed una lama, sugli indumenti di Elisa Claps “con l’intento di accedere al corpo della vittima dopo la morte”, annotando che “lo slip è stato tagliato verticalmente lungo il fianco destro”. Come è già noto, altri tagli – ha accertato il perito Sacchi – furono praticati dall’assassino, con una forbice “di medie dimensioni” e una lama “monotagliente”, su tutti gli indumenti di Elisa Claps: il reggiseno, il top, la maglia ed il pantalone. “Il taglio di tutti i vestiti – scrive Eva Sacchi nella sua consulenza – e lo spostamento di alcuni di questi (operazioni svolte probabilmente anche rivoltando il corpo), necessitano che l’aggressore abbia continuato ad agire sul corpo stesso per un tempo relativamente lungo dopo la morte, o comunque dopo che la vittima non era più in grado di opporre una qualsiasi resistenza”.

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