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A distanza di nove anni ottiene un risarcimento di 25mila euro per un pestaggio subito e decide di devolverlo a Gay Help Line. Massimo Frana, docente in un istituto superiore della capitale, nel settembre del 2001 subì insieme con due amici un’aggressione omofoba nel centro della città di Reggio Calabria. Un gruppo di giovani si scagliò contro di loro con pesanti insulti. Frana riportò lesioni gravi e permanenti: lo sfondamento dello zigomo per la cui ricostruzione è stato sottoposto a numerosi e delicati interventi chirurgici. Per gli aggressori è stata confermata la sentenza di primo grado: la pena a due anni reclusione per i reati di lesioni personali gravi e ingiurie e la condanna a risarcire il danno subito da Massimo Frana con 25mila euro.
«Sono soddisfatto – afferma Frana – perchè giustizia è stata fatta. Si è trattato di una battaglia giudiziaria lunga e complessa, faticosa dal punto di vista umano. Mi auguro che questa sentenza possa spingere la società e la politica a riconoscere e sanzionare l’omofobia, un crimine odioso contro il quale si può intervenire soprattutto formando i giovani e difendendo le vittime. Per questo ho deciso di devolvere il risarcimento a Gay Help Line, il servizio che sostiene tantissime persone e che mi ha aiutato anche quando, qualche mese fa, mi è stato rifiutato il contratto di affitto perchè gay».
Per Daniele Stoppello, responsabile dell’ufficio legale di Gay Help Line, «si tratta di una sentenza importante, che riconosce la gravità di quanto avvenuto. La magistratura dimostra, ancora una volta, come nel caso Chinazzo e nel processo contro Svastichella, di essere più avanti del Parlamento. Ci auguriamo, per questo, che venga approvata quanto prima la legge contro l’omofobia che consenta di contrastare il reato e fornisca agli inquirenti gli strumenti per indagare in modo sempre più efficace. Ai colleghi che hanno assistito Massimo Frana nel procedimento a Reggio Calabria va riconosciuto un lavoro importante per tutti». «Vogliamo ringraziare Massimo Frana – aggiunge Fabrizio Marrazzo, responsabile di Gay Help Line e presidente di Arcigay Roma – il suo è un gesto di grande generosità: ha subito una violenza molto dolorosa. Se gli aggressori liquideranno il danno costituiremo un fondo per sostenere anche economicamente le vittime dell’omofobia, che spesso per il trauma subito non possono riprendere in tempi rapidi una vita normale».
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