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E’ stata frutto della bravata di un giovane che poi si è pentito ed ha ammesso le sue responsabilità nel corso di una confessione davanti ad un sacerdote, il ritrovamento, avvenuto ieri mattina, di un teschio umano sul portone centrale della Cattedrale di Cassano allo Ionio. A renderlo noto è stato l’ufficio comunicazione sociali della Diocesi di Cassano.
Il gesto, è scritto in un comunicato, è «stato il deprecabile episodio frutto della inqualificabile bravata di un giovane che, oggi, nel Sacramento della Confessione, ha ammesso tra le lacrime d’essere stato l’autore del gesto, del quale si è mostrato dispiaciuto e pentito, chiedendo e ottenendo cristiano perdono e autorizzando espressamente il sacerdote confessore a rivelare la natura dell’accaduto. Null’altro, tuttavia, nel rispetto del vincolo del segreto confessionale, può essere aggiunto e divulgato».
Della confessione è stata data notizia tempestivamente, «nei limiti consentiti dall’osservanza del segreto confessionale», ai carabinieri di Cassano. «La Diocesi e il vescovo di Cassano, mons. Vincenzo Bertolone – conclude la nota – ringraziando il Signore per aver ispirato e guidato il pentimento del giovane autore del gesto, esprimono riconoscenza e gratitudine a quanti, in relazione all’accaduto, hanno in queste ore manifestato i loro sentimenti di solidarietà e gratitudine alla Chiesa cassanese».
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