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di Alfonso Pecoraro
LO SCRIVEVAMO alla vigilia: serviva la partita perfetta e non si era nemmeno tanto sicuri di vincerla. E’ stato così, ma un dramma non va fatto: la Polizia Municipale ha perso 3-0 in casa del Frosinone capolista (che ha centrato la quarta vittoria di fila con lo stesso punteggio). La partita è già alle spalle e dalla trasferta in terra ciociara va preso per buono tutto quello che le ragazze di Gagliardi hanno saputo fare nei primi due set giocati alla pari delle avversarie. Anche se il coach va contro tendenza quando dice: “La partita l’abbiamo persa nel primo set”. Non è però paradossale, perchè, come spiega: “Abbiamo annullato due set ball e dal 24-21 siamo andati 24-23, e lì che è mancato qualcosa”. Perso il primo parziale, comunque le potentine sono rimaste agganciate al match almeno fino al secondo tempo tecnico (16-17), per poi uscire di scena definitivamente. Chiedere un ragguaglio, quantomeno sulle prestazioni personali è un problema. Gagliardi fa sempre e comunque un’analisi generale, non omettendo di sottolineare, però “pochi punti in attacco e grande sofferenza in ricezione”. “Da questo aspetto negativo, è chiaro che la prestazione di qualcuna è stata condizionata o al di sotto delle possibilità. Una giornata no può capitare, ora dobbiamo solo comprendere perchè è accaduto e cercare di non farlo più succedere”. Analisi logica che è completata dall’assunto iniziale: “Anche se fossimo stati perfetti, probabilmente non avremmo vinto lo stesso. E’ chiaro però che un pizzico di rammarico resta perchè potevamo sfruttare meglio qualche chance che le nostre avversarie ci hanno concesso”. E quindi, nel momento topico del match è mancata l’abitudine (che al contrario le avversarie hanno) a gestire i momenti più difficili di ogni singolo match o a giocare sempre per le zone alte della classifica. Il 3-0 patito sabato, però, non ridimensiona i piani. Almeno quelli di Gagliardi: “Non continuiamo a dire che se giochiamo al massimo possiamo battere chiunque. Valutiamo una partita alla volta in un percorso che ci deve far crescere gradualmente. Tutto quello che viene bene lo prenderemo per buono”.

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