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Nell’aula 1 della Crown Court di Winchester sotto gli occhi di Filomena Iemma e Gildo Claps, madre e fratello della ragazza potentina scomparsa nel 1993. I magistrati britannici stamane hanno accusato nuovamente Restivo, comparso per la seconda volta davanti ai giudici, di essere il responsabile dell’omicidio di Heather Barnett.Restivo si è dichiarato innocente. Heather, uccisa il 12 novembre del 2002, venne ritrovata dai suoi due figli piccoli nel bagno della sua abitazione – che si trova dirimpetto a quella dove a partire da quello stesso anno risiedono Danilo Restivo e la moglie Fiamma – con i seni mutilati e ciocche di capelli non suoi nelle mani. Da allora i detective della Dorset Police non hanno mai smesso di cercare l’autore di quell’efferato delitto e hanno bussato alla porta della coppia per ben due volte, nel 2004 e nel 2006. Poi, lo scorso maggio, l’ex ragazzo di Potenza è stato fermato una terza volta. E incriminato. «Non ci fa certo piacere che la data di inizio del processo a carico di Restivo sia stata fissata a maggio, ora si allungano i tempi. Almeno la durata del processo dovrebbe aggirarsi fra le sei e le otto settimane. Ora ci aspettiamo che ci sia un intervento della Diplomazia italiana per poterlo interrogare in Italia», lo ha detto Gildo Claps, fratello della ragazza potentina scomparsa nel 1993, alla conclusione dell’udienza a carico di Danilo Restivo. «Noi – ha proseguito – siamo convinti che in Italia ci siano state delle complicità a suo vantaggio e noi vorremmo ora anche chiedergli quali. Ci auguriamo che le autorità italiane accelerino le procedure. Che Restivo sconti una eventuale pena in Italia o in Gran Bretagna per noi è lo stesso: l’importante per noi è che venga processo in Italia per l’omicidio di Elisa»
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