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di PIERO QUARTO
MATERA – «Un campionato condizionato da una formula impossibile e il peggio deve ancora venire». Francesco Longobardi, per ora è fuori dalla mischia e per il “Quotidiano” traccia il bilancio di questa prima parte di stagione, le difficoltà di una formula che lascia più di una perplessità e un primo bilancio a metà del girone di andata sul cammino delle formazioni lucane frenate dagli infortuni nel caso di Potenza e da qualche ingenuità in quello di Matera. In tutto questo l’ex capitano della Bawer però non rinuncia a trovare una squadra, non vuole affatto abbandonare il basket giocato ma anzi rilancia e si dice pronto ad accettare l’occasione giusta al più presto possibile.
Dopo quasi 15 anni di B1 come vede dall’esterno questo campionato?
«Vedo un campionato con un livello molto più basso con le squadre che rischiano di essere condizionate dalle scadenze economiche di queste ore e un mercato praticamente fermo. Si preferisce spesso puntare su giocatori di categoria inferiore o su giovani under anche se quelli migliori finiscono in squadre di categoria superiore o in poche formazioni in grado di giocare per il vertice. In queste condizioni il livello è molto calato, un peccato per il pubblico che assiste alle gare ed anche per chi sta in campo».
Le società come si muovono in questo contesto?
«Mi pare con difficoltà, non c’è stata una programmazione vera e propria, non c’è stata la possibilità di costruire nel tempo e fare poi delle scelte ponderate, in molti devono correre e spesso non sono attrezzati per farlo. Le basi economiche devono essere forti e solide e si rischia di falsare il campionato».
Come vede l’avvio di campionato delle formazioni lucane, per motivi diversi ma Potenza e anche Matera hanno avuto delle difficoltà?
«Il Potenza è una squadra che sulla carta ha molti più punti di quelli che ci sono in classifica. Purtroppo hanno avuto dei giocatori chiave infortunati e non ancora al massimo della condizione e questo li ha messi in difficoltà. Ora sono recuperati ma questo è un campionato in cui l’infermeria piena pesa e rallentare il cammino è un lusso che nessuna squadra si può permettere.
Matera invece è una squadra già in salute che sta raccogliendo i frutti del lavoro che ha iniziato e sfruttando al massimo un calendario che la mette nelle condizioni migliori. Peccato solo per lo stop con Anagni, una squadra forte fisicamente che li ha messi in difficoltà. Ma si è trattato certamente e solo di una giornata no, loro hanno il vantaggio di essere una squadra compatta».
In un campionato come questo con otto retrocessioni non rischiamo di vivere da febbraio in poi situazioni strane ed un torneo sostanzialmente falsato?
«Per adesso questo rischio non c’è perchè le squadre ci credono tutte al risultato da raggiungere. Rieti corre ai ripari con Tessitore e Antrops e vince ad Agrigento, Palestrina compatta e vince due partite fuori casa. La classifica ora è corta ma più avanti può diventare davvero un campionato ad handicap. Un torneo falsato e poco divertente con le squadre condizionate anche da un punto di vista delle scelte economiche».
In questo contesto Francesco Longobardi cosa vuole fare da grande, ancora giocare a pallacanestro?
«Io sono attivo e disponibile a trovare una squadra. La decisione di smettere non l’ho mai presa. In qualche modo mi è stata indotta ma io ho voglia ancora di giocare e fare una nuova esperienza. Penso e spero di trovare una squadra al più presto, mi alleno e sono pronto per una chiamata».
Neanche Matera è un capitolo chiuso?
«Io non chiudo le porte a nessuno, Matera sarebbe una bella soluzione ma io non posso aspettare nessuno. Mi guardo intorno, mi è dispiaciuto che non si è concretizzata negli ultimi giorni la soluzione Rieti, aspetto che ci siano altre opzioni».
p.quarto@luedi.it
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