1 minuto per la lettura
I Carabinieri del comando provinciale di Reggio Calabria hanno scoperto a Rosarno un bunker (lungo 1.20, largo 50 cm e alto un metro circa) utilizzato come nascondiglio dai latitanti della ‘ndrangheta. Il covo è stato individuato nel corso di una battuta dei militari per il controllo del territorio e finalizzata proprio alla ricerca dei rifugi utilizzati dai latitanti della consorteria mafiosa «Pesce».
Il bunker era stato ricavato all’interno dell’abitazione di Nazareno La Rocca, 67 anni, suocero del latitante Domenico Leotta, di Rosarno, 52 anni, sottrattosi alla cattura in occasione dell’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa su richiesta della dalla D.D.A. di Reggio Calabria nell’aprile del 2010 nell’ambito dell’operazione denominata «All Inside».
Il manufatto era accessibile tramite una botola in cemento, ricavata nel pavimento del bagno. Nel medesimo contesto, i militari all’interno della abitazione di Leotta hanno scoperto un nascondiglio al quale si accede attraverso un armadio a muro.
Domenico Leotta è ricercato per aver svolto un rilevante ruolo di intermediazione, partecipando all’incontro tra i vertici delle famiglie mafiose Bellocco e Pesce, al fine di redimere la faida nata in seguito all’omicidio Sabatino, oltre che funzioni operative nel settore del traffico di sostanze stupefacenti e delle estorsioni
COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA