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La 26^ edizione del ‘Dossier statistico immigrazione’ sarà presentata il 26 ottobre a Roma e, in contemporanea, in tutte le regioni di Italia. In Calabria il dossier sarà presentato a Rosarno, presso l’Auditorium del Liceo Scientifico. Oltre ai vari referenti del mondo ecclesiale e istituzionale regionale saranno presenti Rando Devole, segretario nazionale della Fai-Cisl, e Francescantonio Stillitani, assessore regionale al lavoro, formazione professionale, famiglia e politiche sociali. La scelta di Rosarno non è causale ma vuole essere una chiara dimostrazione di vicinanza e attenzione della Chiesa regionale e nazionale verso coloro che giornalmente operano nel territorio, un’attenzione condivisa anche dalla Regione Calabria.
Il primo Rapporto Caritas/Migrantes – Dossier statistico sull’immigrazione – è stato pubblicato nel 1991 e l’edizione 2010, venti anni dopo, rappresenta una ricorrenza speciale riassumibile con lo slogan ‘Dossier 1991-2010: per una cultura dell’altrò. Il Dossier è un progetto di ricerca e sensibilizzazione, che fa capo alla Caritas Italiana, alla Fondazione Migrantes e alla Caritas diocesana di Rom: si avvale della collaborazione di organizzazioni internazionali, strutture pubbliche nazionali, università, enti locali, organizzazioni sociali che si occupano di immigrazione e sponsor istituzionali e non, locali come la Regione Calabria e la Confraternita di Misericordia di Isola Capo Rizzuto.
150 capitoli, articolati a livello internazionale, nazionale e regionale, con il supporto della più ampia documentazione statistica e delle indagini sul campo, affrontano gli aspetti più rilevanti del fenomeno migratorio, da quelli socio-economici a quelli culturali e giuridici. La struttura della ventesima edizione è quella da tempo consolidata e si articola in sei parti: introduzione e scheda riepilogativa; contesto internazionale ed europeo; flussi migratori e stranieri soggiornanti; mondo del lavoro; contesti regionali; rifugiati e il sistema di accoglienza.
Secondo il Comitato di presidenza Caritas/Migrantes, si legge nella presentazione, «pregiudizi e chiusura sono di ostacolo alla convivenza ed è tempo di rendersi conto che integrazione e pari opportunità vanno di pari passo, in un intreccio di doveri ma anche di diritti. L’auspicio è che vengano superate idee preconcette e si spiani la via a nuovi cittadini con i quali l’Italia deve imparare a camminare verso il futuro. Un orientamento, questo, suggerito sia dall’analisi sociale che da una cultura autenticamente evangelica».
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