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E’ stato prima pestato da due malviventi e poi trascinato all’interno di un’auto, dove un terzo complice aspettava con il motore acceso. Dopodiché la fuga, l’allarme lanciato ai Carabinieri e la caccia all’uomo, conclusasi ad un posto di blocco dei Carabinieri all’altezza di Castelsilano (Kr). Tutto si è svolto in pochi minuti, all’interno del «Bar Jolly» di S. Giovanni in Fiore.
La vittima del pestaggio e del tentativo di sequestro, Saverio Anassagora, operaio edile, 54enne di Castelsilano, noto alle forze dell’ordine, era insieme al genero, intento a prendere un caffè vicino alle macchinette dei videopoker, quando due persone, Fabio Lopez di 32 anni e Antonio Blaconà di 54,
entrati irruzione nel locale lo prendono alle spalle, lo colpiscono con un pugno al volto dicendogli: “dammi il tempo di prendere un caffè e ti faccio vedere io se tocchi qualcosa”. Poi, preso effettivamente un caffè e dato il tempo al malcapitato di rialzarsi, la vittima è stata fatta salire su un’Audi A3 nera, con alla guida Alessandro Loria, di 22 anni, di Santa Severina, anch’egli con una storia di trascorsi giudiziari alle spalle. Il peggio è stato scongiurato solo dalla presenza di spirito di alcuni testimoni che hanno allertato il 112. I Carabinieri di Caccuri e Petilia Policastro hanno subito attivato una rete di posti di blocco, nel corso dei quali una pattuglia ha avvistato l’auto con i quattro a bordo che dopo un breve inseguimento è stata fermata. All’interno dell’auto sono stati trovati anche due bastoni.
La vicenda ha anche un lato grottesco in quanto la vittima alla fine non ha nemmeno sporto denuncia. Ai Carabinieri che avevano appena bloccato l’auto dei malviventi Anassagora ha dichiarato di non avere subito alcuna violenza e di essere andato volontariamente con quelli che definiva suoi “amici”. Ma le riprese del circuito di videosorveglianza del Bar e le dichiarazioni testimoniali assunte smentiscono una vittima probabilmente impaurita. Ancora però non si è arrivati a determinare il movente.
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