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Il Presidente della Provincia di Cosenza, Mario Oliverio, ha compiuto ieri una visita a Paola e San Lucido, i due comuni del tirreno cosentino, maggiormente colpiti dal violento nubifragio dei giorni scorsi. «In particolare a Paola – è scritto in una nota della Provincia – la situazione più grave: tutti i 21 tra torrenti e fiumi del territorio esondati, argini crollati, abitazioni private allagate, conseguenti sgomberi, strutture commerciali invase dal fango, lo stesso fango che, unito a detriti, si è riversato in molte strade della città. Un quadro ricostruito nel corso della visita che ha dapprima portato il Presidente della Provincia di Cosenza nell’Ufficio Tecnico comunale laddove è attiva una unità di crisi e nel quale ha incontrato il Sindaco Roberto Perrotta, il quale ha ricostruito e descritto la grave situazione che vede al lavoro da giorni, ininterrottamente, diverse squadre».
Al sopralluogo, con Oliverio, era presente anche il sindaco di Paola, Roberto Perrotta, che ha detto: «E’ una città che sta vivendo un momento particolarmente pesante, affrontato con consueta dignità e che ora attende dagli organismi preposti le risorse necessarie. Perchè passata l’emergenza bisognerà ricostruire». Una emergenza che investe ancora il limitrofo comune di San Lucido, raggiunto da Oliverio che ha incontrato il sindaco Antonio Staffa. Anche per questa parte di territorio provinciale, come illustrato da amministratori e tecnici riuniti nel municipio dove, come nel caso di Paola, viene monitorata la situazione, corsi di fiumi deviati dalla minacciosa potenza dell’acqua, allagamenti, sgomberi ed un elevato rischio frane che permane ed incombe. ‘Siamo tempestivamente intervenuti – ha detto Staffa ad Oliverio – ed abbiamo scongiurato il peggio. Occorrono ora altri interventi».
Il Presidente della Provincia di Cosenza ha evidenziato che: «Quello che è successo e del quale ho preso contezza stamane è un fatto tanto drammatico quanto facilmente prevedibile, come è facilmente prevedibile quello che potrà verificarsi nel prossimo futuro, con un inverno davanti. Nella situazione incredibile che abbiamo sotto gli occhi e che investe comunità e amministratori che non stanno risparmiando impegno ed energie, sta l’assoluta inadeguatezza dello Stato nel dare le risposte a problemi gravissimi. Negli ultimi due anni si sono succedute tre calamità naturali di vasta portata che hanno messo in evidenza lo stato di questo territorio, altamente a rischio dal punto di vista idrogeologico. La Provincia è intervenuta con propri fondi di bilancio, spendendo ingenti risorse per somme urgenze, rimborsate al di sotto del 40%. Mentre è evidente e a tutti nota la destinazione di risorse in altre aree del Paese per problemi di obiettiva minore entità».
«La Protezione Civile – ha aggiunto – sa bene come stanno le cose. I dati sono dati; incontrovertibili, e non possono essere oggetto di polemica. Nessuno può pensare tra 2 o 3 mesi di accantonare la presa di responsabilità dei sindaci messa in atto colmando lacune e guardando in solitudine alla sicurezza delle popolazioni. Interverremo nuovamente a sostenere le loro azioni; reclameremo ancora una volta a gran voce un generale e specifico progetto, che deve venire dallo Stato, di sistemazione idrogeologica. Ormai di giorno in girono sempre più urgente contro criticità che non possono che aggravarsi».
«E’ necessaria – ha concluso Oliverio – la dichiarazione dello stato di calamità naturale e nell’immediato occorre che la Regione Calabria e la Protezione Civile diano concrete assicurazioni ai comuni in relazione agli interventi di somma urgenza per fronteggiare l’emergenza che si è determinata».
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