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Investimenti per 125 milioni di euro per creare 5mila posti di lavoro: con i primi due bandi pubblicati, parte la prima fase degli interventi previsti dalla Regione la crisi occupazionale in Calabria. L’obiettivo è di investire quasi 150 milioni di euro per dare vita a 7.000 posti, con la successiva pubblicazione di altre tre bandi. Delle prime due azioni messe in campo, che rappresentano la parte più cospicua delle misure previste ed ai cui benefici le piccole imprese artigiane e di servizio operanti sul terriorio calabrese potranno attingere già dalle prossime settimane, hanno illustrato i dettagli il presidente dell’esecutivo regionale, Giuseppe Scopelliti, e l’assessore al lavoro, Francescantonio Stillitani.
Il primo bando si riferisce ad un progetto integrato di borsa di lavoro, integrazione salariale e formazione continua. Le risorse assegnate sono pari a 105.000 euro per 4.000 posti di lavoro. L’iniziativa è finalizzata a promuovere azioni mirate all’ampliamento della base occupazionale ed a garantire migliori opportunità di inserimento e reinserimento lavorativo a beneficio di lavoratori disagiati, ovvero immigrati, ex detenuti, donne in difficoltà, coinvolgendo direttamente le imprese.
Gli incentivi consistono nell’assegnazione di una borsa di lavoro pressole imprese, finanziata dalla Regione, pari a 900 euro mensili, per 9 mesi; contributi regionali per l’assunzione a tempo indeterminato dei borsisti (dal 50% al 75% del costo del lavoro, fino ad un massimo di 3 anni); formazione continua in azienda per i 2 anni seguenti. Possono accedervi, presentando domanda dal 30 ottobre prossimo, le società, le imprese private individuali e collettive, i professionisti ed ogni soggetto che eserciti un’attività economica. E ancora fondazioni, associazioni di volontariato, società sportive ed associazioni iscritte al Coni che esercitino la loro attività in Calabria.
Il secondo bando riguarda un’azione di microcredito. Le risorse assegnate sono pari a 20.000 euro per 1.000 posti di lavoro. La Regione si fa garante nella misura massima dell’80% del prestito richiesto agli istituti di credito fino a 25.000 euro da restituire in 5 anni a tasso zero. Possono accedervi ex detenuti, immigrati, disoccupati, appartenenti a minoranze etniche, ex alcolisti o tossicodipendenti, persone diversamente abili. Le domande potranno essere spedite alla Regione Calabria a partire dal prossimo 15 novembre. Tra gli impegni richiesti alle imprese aderenti, attraverso una «clausola sociale» la sponsorizzazione dell’iniziativa attraverso società sortive dilettantistiche, «che svolgono – ha spiegato Stillitani, un ruolo sociale rilevannte, aggregando i giovani e sottraendoli alla strada». «Il tema dell’occupazione giovanile – ha spiegato Scopelliti – è a noi molto caro. Abbiamo assunto un impegno preciso con i calabresi, affermando di volere convogliare tutte le risorse disponibili sull’obiettivo di creare occupazione. Intendiamo agevolare il lavoro sfruttando tutte le misure comunitarie disponibili e non certo proponendo i soliti pannicelli caldi. Se riusciremo a recuperare altri finanziamenti da misure ulteriori, nel 2011 concrentremo su questo settore altri finanziamenti».
Fondamentale per la Regione, ha spiegato Stillitani, sarà crare lavoro stabile e non fittizio, selezionando gli obiettivi. «Non si tratta di bandi indiscriminati, perchè – ha evidenziato – il numero di posti di lavoro da incentivare è limitato. Vogliamo accompagnare i lavoratori per una lunga fase del suo percorso in azienda, convinti come siamo che dopo 5 anni licenziare un lavoratore che è ormai parte di un patrimonio aziendale è più difficile. Naturalmente, se al termine del quinquennio avremmo un numero congruo di lavoratori stabilizzati, la nostra sarà stata un’iniziativa valida. Se invece ci troveremo davanti a nuovi disoccupati, la nostra non sarà stata unàiniziativa felice. Quello che è sicuro – ha aggiunto l’assessore – è che queste prime misure hanno avuto un consenso inaspettato, tanto da farci pensare che le risorse messe a disposizione andranno esaurite in pochi giorni». Stillitani ha evidenziato una delle caratteristiche del bando relativo al progetto integrato per l’occupazione: «Avere associato più linee di intervento comunitario. Abbiamo voluto evitare interventi come quelli attuati in passato, che hanno indotto le imprese ad assumere un numero spropositato di lavoratori per poi licenziarli, com’è successo con i call-centers».
Per quanto riguarda gli altri tre bandi, reativi all’occupazione Ar.co nelle imprese dell’artigianato tradizionale (2.497.400 euro euro per 200 posti di lavoro); al progetto di trasformazione dei contratti a termine in contratti a tempo determinato (7.567.230 euro per 600 posti); all’iniziativa progettuale “welfare to work” – azione di sistema per le politiche di reimpiego (12.300.000 euro assegnati per 1.200 posti), Stillitani prevede tempi brevi: «Partiranno – assicura – nei prossimi mesi». Si tratta, in ogni caso, secondo l’assessore, dei primi tasselli di un obiettivo più ambizioso: un piano generale del lavoro. «Col piano generale – ha detto – è previsto l’accorpamento di tutti gli incentivi riguardanti l’occupazione in un periodo di 3-5 anni. Non vogliamo dare sussidi ai disoccupati, bensì occupazione vera, puntando in particolare all’emersione del lavoro nero».
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